Modica, Ivana Castello(Pd): “Ritardo nel pagamento degli interessi sugli ultimi 14 milioni ex d.l. 35/2013 trattenuti per utilizzo improprio”

ivana castello

Il Comune di Modica ha amministrato la somma ex D.l. 35/2013 per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, verso le imprese e verso gli enti pubblici. L’ente ha utilizzato parzialmente l’ultima tranche in quanto mancavano i creditori. La residua somma, poco meno di 14 milioni, fu restituita, su ordine della Corte dei conti, il 4 gennaio 2016.
La Cassa Depositi e Prestiti, con lettera del 27 gennaio 2016, ha dato atto che la restituzione è avvenuta per l’importo di 13.456.003,69 euro e ha definito che il Comune paghi,

a titolo di interessi e mora, 182.505,83 euro; ha definito altresì che il pagamento deve compiersi entro e non oltre il 10 febbraio 2016. La «Cassa» ha precisato anche, con lettera del 4 febbraio 2016, protocollata in Comune al n. 6552/2016, che la somma dovrà pagarsi a mezzo di bonifico bancario.

L’Amministrazione, ad ogni buon conto, si è trovata in difficoltà per cui, anziché pagare, ha preferito rappresentare -parlo della lettera del 10 febbraio 2016, protocollo n. 87453, a firma del Segretario Generale- che «a causa di forti difficoltà di cassa» sussistono «serie difficoltà ad onorare il debito riconosciuto di 182.505,83». In breve è stata dichiarata prontezza a pagare entro e non oltre il 31 marzo 2016.

“Successivamente neanche questa scadenza è stata rispettata – dice il consiglio comunale del Pd, Ivana Castello – per cui può dedursi che il Comune non è in condizioni di pagare -dopo l’esaurimento dei fondi ex D.L. 35/2013- nemmeno una piccola (si fa per dire) somma di 182 mila euro. Per risolvere i problemi comunali, quindi, non Le è bastato imporre ai cittadini la tasi ad una aliquota quasi doppia di quella consigliata dal Ministero; non è stato sufficiente aver imposto e riscosso la tari per un importo superiore al costo reale del servizio; e neanche aver fiondato e riscosso bollette idriche senza alcun riferimento ai consumi reali per il terzo anno consecutivo.

Il quadro, come può ben capire, si fa più fosco se si considera che restano insoluti parecchi debiti certi, liquidi ed esigibili, per alcuni dei quali si è insediato qualche commissario ad acta; che siamo in arretrato nel pagamento degli stipendi della SpM, della Multiservizi, delle cooperative e dell’impresa Puccia”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa