IL CASO DI CONTRADA NAVE A MARINA DI RAGUSA, CALABRESE (PD): “PROBLEMA RISOLTO MA SOLO IN APPARENZA”

Peppe Calabrese

Problema risolto in contrada Nave a Marina di Ragusa? O, forse, si tratta dell’ennesimo pannicello caldo di questa Giunta grillina?”. A porsi gli interrogativi Peppe Calabrese del Partito Democratico che, nei giorni scorsi, aveva sollevato la persistente e ciclica problematica riguardante il problema della pubblica illuminazione in questa zona della frazione rivierasca perché non si è mai voluto definire lo status di strada pubblica o privata per l’area in questione.

“Nel 1998 – spiega Calabrese – il Comune assunse l’onere di gestire e procedere con la manutenzione della pubblica illuminazione (dg 624/98). Tale delibera prevedeva una convenzione tra ente pubblico e privato ma ad oggi nulla del genere è stato fatto. Nonostante il susseguirsi dei problemi, mai si era arrivati a spegnere gli impianti di pubblica illuminazione. Piccitto c’è riuscito. Qualche settimana fa il sottoscritto e alcuni cittadini erano stati ricevuti dall’assessore al ramo. In quella occasione, ci erano state fornite ampie rassicurazioni in ordine al ripristino e alla messa in regola dell’intera zona. Che è rimasta al buio per qualche settimana mentre solo da qualche giorno la luce è stata riaccesa. A tal proposito è doveroso ringraziare l’ing. Michele Scarpulla e l’assessore al ramo per essersi interessati della questione. Ma occorre precisare che nulla è definitivamente risolto e tutto appare come l’apposizione dell’ennesima pezza in una barca che prende acqua da tutte le parti. Infatti con delibera di Giunta n. 200 del 6 aprile scorso, l’Amministrazione approva e dà mandato al dirigente Scarpulla di mantenere la sola fornitura della energia elettrica trascurando le strade private e precisando che l’impianto rimarrà a carico dei proprietari delle case che dovranno provvedere al mantenimento della sicurezza e alla manutenzione ordinaria e straordinaria”. Calabrese aggiunge che “non si parla di convenzione. Tutto, invece – dice ancora – rimane a carico dei proprietari delle case eccezion fatta per la bolletta elettrica della luce esterna. E se qualcuno si fa male per una buca sull’asfalto o un palo cade e ammazza una persona o danneggia qualcosa, di chi è la responsabilità? Di sicuro non del Comune, almeno per come è scritto nella dg nonostante da 18 anni quelle strade siano utilizzate come vie di collegamento anche se a oggi la stessa Giunta non riesce a risolvere il problema. Leggendo la nota dell’avvocatura comunale n. 44878/413 del 5/2013, allegata alla delibera, appare evidente che queste strade rientrano tra quelle private ad uso pubblico non ancora inserite nell’elenco delle strade comunali visto che risulta documentabile l’uso pubblico delle stesse da tempo immemorabile così come emerge dai vari indici. “Una su tutte la manutenzione effettuata dall’ente pubblico che di conseguenza legittima queste vie come appartenenti alla viabilità cittadina e quindi al demanio comunale. Inoltre il citato articolo 37 del codice della strada – dice ancora Calabrese – obbliga il Comune ad apporre segnaletica stradale con conseguente manutenzione. La nota conclude raccomandando una convenzione tra pubblico e privato. Ora, ci spiace sottolineare che, purtroppo, sulla delibera n. 200 dell’aprile 2016 non si parla di convenzione ma solo di accollo da parte del Comune della bolletta elettrica. Giudichiamo scorretto questo modo di procedere a tentoni e ci permettiamo di dire irrispettoso dei cittadini proprietari delle case che, in caso di danni a persone o cose, potrebbero trovarsi direttamente coinvolti solidalmente e illimitatamente visto che l’ente pagherà solo la bolletta elettrica. Crediamo che sia arrivato il momento di mettere fine a questa annosa vicenda e smetterla di apporre pannicelli caldi che non risolvono il problema assolutamente. Occorre che il Comune acquisisca la proprietà pubblica delle strade e che consenta alle famiglie proprietarie di liberarsi da questa spada di Damocle in via definitiva. O, in ogni caso, la Giunta dovrebbe deliberare una convenzione al più presto per normare una questione che potrebbe creare seri problemi in futuro. Mobiliteremo tutto quanto è nelle nostre possibilità, come abbiamo sempre fatto, per garantire un diritto certo. Nei prossimi giorni riuniremo il comitato dei cittadini della zona e decideremo quali azioni intendiamo intraprendere per arrivare alla risoluzione del caso, ovvero ad avere le strade di contrada Nave pubbliche e non private”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa