La “Stuzia” di Garaffa allontana l’Università da Modica

roberto garaffa

Ieri si è consumato, nostro malgrado, l’ennesimo atto di protagonismo politico del presidente del consiglio Garaffa, sulla trattazione di un atto importante portato avanti prima dall’amministrazione e successivamente dalle commissioni consiliari, circa la stipula di una convenzione con l’Università di Messina per il mantenimento a Modica della Facoltà di Scienze del Servizio Sociale, presente da decenni. L’iter, dichiara il sindaco, l’Amministrazione Comunale e la Maggioranza Consiliare,

non era stato facile ma voluto fortemente dall’intero comprensorio che ci ha richiesto più volte di non far scomparire uno degli ultimi baluardi universitari in provincia di Ragusa. Lo scorso 11 aprile si è concluso il percorso amministrativo delle commissioni consiliari che hanno approvato l’atto celermente per poter essere trattato nel più breve tempo possibile dal consiglio comunale. Purtroppo, ancora una volta, a causa di esclusivi interessi di partito, Modica rischia seriamente di perdere per sempre la Facoltà. E’ inconcepibile, fuori da ogni logica regolamentare, che un Presidente del Consiglio (in teoria super partes….) entri nel merito amministrativo dell’importanza di un atto rispetto ad un altro, perdendo di vista il motivo per cui siede su quella poltrona a cui è tanto attaccato, cioè servire la cittadinanza nella totale imparzialità. Siamo stati costretti ad abbandonare l’aula in segno di protesta plateale per essere stato impedito l’intervento a tutti i consiglieri che ne avevano fatto richiesta per sostenere la richiesta avanzata già con due domande scritte dai capigruppo di maggioranza, da inserire all’ordine del giorno del primo consiglio utile. Ad onor di cronaca parte dell’opposizione, meravigliata, aveva esternato la propria contrarietà ( usando la tipica espressione dialettale “stuzia”) al ritardo della trattazione dell’importante delibera consiliare. Prendiamo atto, proseguono il sindaco, l’Amministrazione Comunale e la Maggioranza Consiliare, che le impressioni avute in questi mesi che una parte dell’opposizione utilizzasse il presidente del consiglio come un proprio strumento operativo per opporsi in modo spregiudicato agli atti che di volta in volta producono amministrazione e maggioranza, è la realtà. Nei prossimi giorni, appena ricevuta la registrazione integrale della seduta, come richiesto da tutti i consiglieri di maggioranza, valuteremo le azioni che legge ci mette a disposizione per tutelare la vita di questo Comune e principalmente gli interessi dei suoi cittadini che si vedono penalizzati da questi incomprensibili, arroganti e ingiustificati atteggiamenti. Totalmente estranei alla figura di un Presidente del Consiglio che dovrebbe spogliarsi dalle proprie vesti politiche e astenersi da ogni posizione. Siamo amareggiati nei confronti dei tanti studenti che frequentano i corsi di laurea, di non essere riusciti a chiudere il delicato iter tanto atteso per motivazioni ancora una volta non dipendenti dalla nostra volontà. Infine esprimiamo solidarietà e compassione verso chi, nei prossimi giorni, proverà a difendere l’indifendibile”.

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