Se non ci fosse da piangere, ci potremmo fare tutti una bella risata dopo aver letto la giustificazione di Roberto Garaffa al suo inqualificabile
atteggiamento durante il consiglio comunale di ieri. Atteggiamento che rischia di far saltare definitivamente la Facoltà di Servizio Sociale a Modica, questo lo sottolineamo ancora una volta. Qualche componente dell’opposizione, quindi suo alleato, aveva parlato di “stuzia” da parte del Presidente nel voler ostacolare in tutti
i modi la trattazione dell’argomento. Non tarda la replica alle dichiarazioni del presidente del consiglio Garaffa da parte del sindaco Abbate, dell’Amministrazione Comunale e della Maggioranza Consiliare. Lui oggi parla di buon senso sconoscendone però totalmente il significato. Il grande filosofo Cartesio diceva che il buon senso è la cosa meglio distribuita al mondo. Ciascuno pensa di esserne così ben provvisto che anche coloro che di solito non si accontentano mai, del buon senso sono soliti non volerne più di quanto ne hanno ( o pensano di averne, nel suo caso). Non ha inserito il punto all’ordine del giorno dell’Università nel prossimo consiglio del 26 aprile perché già c’era quello sull’ampliamento della zona artigianale? Ma stiamo scherzando? Qualcuno gli spieghi che si possono inserire anche due punti all’ordine del giorno piuttosto che convocare due sedute consiliari per trattare due argomenti, con conseguente aggravio di spese. Dice che si era messo d’accordo con i vertici dell’Università? A Messina neanche sanno il nome del presidente del consiglio di Modica. E in quanto a stanziamenti e bilanci, questo è terreno non di sua competenza. Il suo compito è quello di convocare il consiglio e fissare i punti all’ordine del giorno, stop. Quello di ieri è stato un capriccio, un atto di terrorismo politico che rischia di avere conseguenze molto serie. Avremo cura di mandare a Roberto Garaffa un bel manuale sui diritti e sui doveri di un presidente del consiglio. Chissà che con un po’ di buon senso non colga qualche utile consiglio. Per il resto, quando un bambino ha la “stuzia” basta ignorarlo, si calmerà da solo.