La Flc Cgil di Ragusa sostiene, organizzando la raccolta delle firme dei quattro quesiti del referendum in difesa della scuola pubblica, per abrogare il peggio della legge 107 conosciuta come “buona scuola”… che però è buona solo per la propaganda. La raccolta delle firme avviene tra l’altro nella sede provinciale del sindacato, in Vico Carducci, sede della Cdl di Ragusa e in tutte le sedi delle Camere del lavoro della provincia. I quesiti sono i seguenti:
Primo quesito:
ABROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI PRIVATI ALLE SINGOLE SCUOLE, INCREMENTO PER LE STATALI
se vince il SI ogni donazione da parte dei cittadini confluisce solo all’interno del sistema d’istruzione nazionale statale, redistribuendo le risorse tra zone ricche e povere e scuole che ne hanno più o meno bisogno. Si eviterà così la creazione di scuole di élites e di scuole-ghetto e il prevedibile sbilanciamento a favore delle scuole private, in modo da garantire il diritto allo studio a tutti.
Secondo quesito:
ABROGAZIONE DELLA CHIAMATA DISCREZIONALE DEI DOCENTI
se vince il SI il dirigente scolastico non potrà più, a sua discrezione, scegliere e confermare o mandar via dopo tre anni i docenti. L’assegnazione dei docenti alle scuole avverrà con criteri oggettivi e senza il ricatto della scadenza, eliminando il rischio di gestione clientelare (in Italia…..poi) delle assegnazioni, e di limitazione della libertà d’insegnamento: il preside non potrà condizionare l’autonomia professionale dei docenti.
erzo quesito:
ABROGAZIONE DELL’OBBLIGO DI MINIMO 200-400 ORE DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
se vince il SI viene abrogato il limite minimo fissato per legge di 400-200 ore in azienda (istituti tecnici e professionali e licei) di alternanza scuola-lavoro. Potranno così decidere le singole scuole quando, dove e come pianificare esperienze professionali coerenti con gli obiettivi del proprio Piano di Offerta Formativa, evitando di perdere ore di lezione anche in assenza di esperienze di lavoro formative, solo per ottemperare a una formalità.
Quarto quesito:
ABROGAZIONE DEL POTERE DEL PRESIDE DI SCEGLIERE ARBITRARIAMENTE I DOCENTI DA PREMIARE
se vince il SI viene abrogato il potere del dirigente scolastico di scegliere i docenti a cui dispensare discrezionalmente il premio salariale per presunto “merito” (con tutti i rischi clientelari che non facciamo fatica a immaginare). Il comitato di valutazione torna composto dai docenti e dal dirigente, non deve più identificare nessun “criterio per la valorizzazione” e si limita a esprimere parere sul periodo di prova dei neo-assunti. Il fondo annuale da 200 milioni si conferma salario accessorio per valorizzare tutti i docenti, precari inclusi, ed è inserito nella contrattazione integrativa nazionale e di scuola.
“Lo slogan è molto semplice: “quattro firme per la scuola pubblica” perché vogliamo semplicemente difendere la nostra scuola, dichiara Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil di Ragusa, che è un bene di tutti e non solo di chi ci lavora. La scuola non può essere trasformata in un’azienda che mette in competizione studenti e insegnanti, ma deve tornare ad essere luogo di partecipazione e di democrazia. Nel 2015 abbiamo portato nelle piazze centinaia di migliaia di persone, protestato, dialogato, presentato proposte per cambiare questa legge sbagliata, che rischia di riportare indietro la scuola italiana. Non è servito a niente. Allora abbiamo deciso di fare la cosa più semplicemente democratica: appellarci alla partecipazione popolare. La raccolta delle firme verrà effettuata soprattutto nelle camere del lavoro CGIL sparse in tutta la nostra provincia e con delle iniziative pubbliche unitamente alla CGIL che è già promotrice dei 3 quesiti referendari che riguardano i diritti sul lavoro.”