Dopo il parto, come comportarsi riguardo al sesso e alla contraccezione. La rubrica del dottore Federico Mavilla

federico mavilla

Frequentemente una delle problematiche che mi viene posta è il come comportarsi dopo la nascita di un figlio, quali cambiamenti possono subire il sesso e l’intimità della coppia, visto che, a volte, hanno un brusco rallentamento.

In effetti, già durante i nove mesi di gravidanza, le tempeste ormonali e le trasformazioni nel corpo della futura mamma possono portare alla necessità di rivedere e adattare la propria routine di coppia, ma quando arriva il bebè, comincia a diventare difficile anche solo trovare 5 minuti d’intimità.
Come conciliare allora le attenzioni richieste dal nuovo arrivato in famiglia con le necessità naturali di una giovane coppia?
Per alcuni sarà facile tornare rapidamente all’affiatamento precedente alla gravidanza, per altre coppie invece potrebbe richiedere un po’ di buona volontà in più da parte di entrambi.
Quando i bimbi sono piccoli è senza dubbio molto comodo dormire tutti nello stesso letto o nella stessa camera, ma quando i figli cominciano a crescere saranno loro stessi a chiedervi uno spazio tutto loro dove dormire e giocare senza la continua presenza di papà e mamma.
Preparate per i bimbi una cameretta allegra e confortevole in modo che, almeno la notte, possiate godere di un po’ d’intimità. Ricordatevi però che non siete soli in casa e, per evitare la mattina dopo di dover rispondere a domande imbarazzanti, controllate il volume e chiudete la porta!
Oltre allo spazio serve tempo. Il tempo forse è il bene più scarso, però a volte si sprecano occasioni uniche solo perché non si è capaci di riconoscerle.
Un neonato mangia, sporca pannolini e…per fortuna dorme molte ore al giorno, nel primo anno quindi non mancheranno attimi di tranquillità durante i vari pisolini del piccolo.
Man mano che i bimbi crescono i loro orari saranno sempre più simili ai nostri e avere qualche attimo d’intimità diventerà più difficile, ma non impossibile.
Potrebbe anzi essere divertente giocare ad approfittare delle poche occasioni concesse, come quando i bimbi escono per andare a scuola o vanno a studiare a casa di amici. Non dimentichiamo poi il prezioso aiuto dei nonni, che potrebbero ogni tanto regalarci una serata libera per una cenetta romantica.
Durante l’allattamento è importante fare particolare attenzione all’uso di anticoncezionali, ricordando che tutto quello che assume la mamma entra a far parte dell’alimentazione del bebè. Non affidiamoci alla convinzione che l’allattamento è contraccettivo perché non è sicuro e potremmo ritrovarci con un’altra gravidanza in atto dopo pochi mesi dal parto. Tra i metodi più comuni c’è il preservativo che non ha controindicazioni e ne esiste una varietà pressoché infinita per adattarsi a tutte le esigenze, però non a tutti risulta gradevole e cosa importante bisogna fare attenzione a indossarlo ed estrarlo correttamente per non vanificarne la protezione.
Esiste poi la pillola anticoncezionale, che non tutte sono adatte ad essere assunte durante l’allattamento, infatti prima di scegliere questo metodo anticoncezionale sarebbe opportuno rivolgersi al ginecologo. In linea di massima l’uso della pillola a base di solo progestinico non ha dimostrato effetti collaterali per il bebè poiché, non contenendo estrogeni, non influenza la produzione del latte materno e non influisce sulla crescita del bebè.
Infine si può utilizzare come anticoncezionale la spirale, che può essere inserita circa 2 mesi dopo il parto, periodo in cui si considera che l’utero abbia ripreso le sue dimensioni normali, e non comporta nessuna controindicazione per il bebè.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa