Il Giubileo dei Giornalisti di Sicilia celebrato a Modica

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Il Giubileo dei Giornalisti di Sicilia è stato celebrato oggi a Modica presso Casa Don Puglisi, una delle tre Porte Sacre della città. L’appuntamento, inserito nella settimana delle Comunicazioni sociali e alla vigila della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, è stato promosso dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, in collaborazione con gli uffici delle Comunicazioni sociali delle diocesi di Noto, Ragusa e dell’Arcidiocesi di Siracusa, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana delegazione della Sicilia, dell’Ucsi, Unione cattolica della Stampa Italiana, sezione Sicilia, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La giornata è iniziata alle 10  nel salone  della struttura di Via Carlo Papa, con il corso di formazione continua dei giornalisti sul tema: “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco”.

Il corso, con il riconoscimento dei crediti formativi, è stato aperto dai saluti di don Giuseppe Rabita, Direttore dell’Ufficio per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della C.E.Si., di Giuseppe Vecchio, delegato regionale Fisc, Federazione Italiana settimanali cattolici, Domenico Interdonato, Presidente Ucsi Sicilia, Riccardo Arena, Presidente Ordine dei Giornalisti di Sicilia, e Santino Franchina, vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e del sindaco di Modica, Ignazio Abbate(presenti anche il vice sindaco, Giorgio Linguanti, e l’assessore Orazio Di Giacomo). La relazione è affidata al prof. mons. Maurizio Aliotta, preside dell’Istituto “San Paolo” di Catania, e a Maurilio Assenza, presidente Fondazione comunità “Val di Noto”. Il Vescovo della Diocesi di Noto,   Antonio Staglianò,   delegato regionale della C.E.Si per le Comunicazioni sociali e la Cultura, ha celebrato la santa messa incentrata sul ruolo del giornalista e sull’impportanza della Comunicazione.

La funzione religiosa è stata  concelebrata da don Giuseppe Rabita.

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