Rimessi in libertà i due modicani arrestati per sfruttamento della prostituzione

tribunale

Il Tribunale della Libertà di Catania ha rimesso in libertà i due modicani arrestati dai carabinieri lo scorso 14 aprile per sfruttamento della prostituzione. Vincenzo Giannì, 57enne, pensionato, e Rosario Pitino, 50enne, disoccupato, entrambi già noti alle forze di polizia, erano ai domiciliari come aveva disposto il Gip del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo,

su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Valentina Botti. I due avranno solo l’obbligo di firma presso i carabinieri. Secondo le indagini avrebbero gestito una vera e propria rete di immobili, una pluralità di abitazioni tra Modica, Marina di Modica, Ragusa e Siracusa delle quali ne avevano la disponibilità in qualità di proprietari o locatari e che concedevano in locazione a più persone affinché queste potessero darsi alla prostituzione.
L’attività di Giannì e Pitino sarebbe stata svolta con carattere sistematico e ad un livello quasi imprenditoriale, come se gestissero delle normali strutture ricettive, garantendo alle prostitute la turnazione nei vari immobili, circa una quindicina, tuttavia, esigendo dei canoni di locazione eccedenti i valori di mercato, lucrando sui loro guadagni e, dunque, favorendo e sfruttando l’attività del meretricio.

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