Il coordinatore cittadino dell’Udc Papè Rizzone: “Hanno pure la tracotanza di dire che non ci sono stati aumenti rispetto agli anni scorsi”

Giuseppe Rizzone

“Ancora una volta l’immagine che sta dando la maggioranza che regge il Comune di Modica, negando che le aliquote dei tributi non siano aumentate rispetto agli anni precedenti, non rispecchia alcuna serietà oltre ad essere inqualificabile l’atteggiamento irrispettoso verso tutti i cittadini, specie verso quelle persone che hanno dato il loro voto proprio ai rappresentanti di questa maggioranza”. A dirlo è il coordinatore cittadino dell’Udc di Modica, Papè Rizzone,

che, chiarisce come per accertare la verità basta confrontare le bollette di Tasi, Imu e Irpef con le bollette dei periodi precedenti. “Altro che polemiche trite e ritrite come le definisce qualche esponente della maggioranza – spiega Rizzone – se questo aumento ingeneroso dovesse servire a coprire le somme rivendicate da qualche imprenditore o dovesse giustificare il mancato trasferimento di risorse economiche dal Governo centrale saremmo di fronte a una forte carenza e limitatezza nell’amministrazione delle finanze comunali. Il cittadino si domanda: Se mancano questi accreditamenti dove si troveranno le somme per pagare il risarcimento per qualche causa persa dal Comune? Dove si troveranno le risorse economiche per riequilibrare il bilancio comunale? O peggio ancora il Comune potrebbe ritrovarsi ancora una volta ad essere oggetto di ingiunzioni per debiti non pagati come per esempio con l’Enel? La risposta corrispondente è: applicando aliquote maggiori sui tributi comunali. Per cui affermare che il Comune di Modica ha mantenuto le stesse aliquote degli anni passati è una vera corbelleria. La triste verità è che si vuole nascondere ai cittadini la grande difficoltà economica in cui il Comune versa, annunci e proclami non servono a niente, generano anzi confusione e sfiducia”.
“E intanto – dice ancora Rizzone – arriva la diffida del commissario ad acta sul bilancio di previsione 2015, una diffida formale ai consiglieri comunali, ai quali vengono dati 30 giorni di tempo entro i quali il documento contabile dovrà essere approvato altrimenti il Consiglio comunale sarebbe sciolto mentre le responsabilità politiche per i ritardi sono da addebitare esclusivamente al sindaco e alla sua Giunta. Infatti, se entro il 10 giugno non si delibera, il commissario si sostituirà al Consiglio e avvierà tutte le procedure previste dalla norma. L’andamento di questa sindacatura che si manifesta con infiorate, feste e contributi vari è sotto gli occhi di tutti e non produce i benefici che i cittadini si aspettavano. Nella memoria dei modicani resta impresso uno dei tanti comizi di sapore elettorale in cui l’attuale sindaco annunciava che non avrebbe mai aumentato la tassazione e che tutto il suo lavoro sarebbe stato caratterizzato dalle garanzie necessarie per assicurare l’equilibrio amministrativo. E che dire della Fiera zootecnica, tanto apprezzata da tutta la cittadinanza? Il sindaco, come suo solito, si appropria il merito di una iniziativa promossa da valenti imprenditori modicani, ai quali va tutto il merito e che hanno dimostrato notevole capacità organizzativa. Una manifestazione voluta da tutte le categorie affermando non solo i valori della creatività che il mercato impone ma facendo sì che le imprese insieme possano produrre benessere e lavoro, dando certezze di sviluppo alla città, agli allevatori, ai produttori di mangimi e a tutte le categorie interessate allo sviluppo agricolo e zootecnico”.
“Del resto – continua Rizzone – il sindaco è abituato alla elargizione di contributi per manifestazioni e feste che non producono ricchezza ma solo populismo, mentre i lavoratori della Spm non hanno certezza circa il loro futuro lavorativo unitamente ai lavoratori delle cooperative. Lo sviluppo socioeconomico di questa città è legato ai crescenti bisogni e agli interessi dei cittadini ai quali il sindaco e la sua maggioranza rispondono con l’aumento delle tasse, facendo diventare Imu, Tasi e Tari il loro incubo”.

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