VIDEO. Operazione “Medicina”. La Polizia disarticola gruppo organizzato nello spaccio di droga a Modica e Pozzallo. Tre arresti

BIAZZO Giovanni 01

Tre spacciatori, due fratelli e la compagna di uno di loro, che operavano tra Modica e Pozzallo sono stati arrestati dalla polizia di Stato diAncona Generosa1 17.05.1982 Ragusa nell’ambito dell’operazione “Medicina”. La loro attività è stata ‘intercettata’ per alcuni mesi dalla squadra mobile della Questura. Secondo l’accusa il gruppo comprava la sostanza stupefacente da tunisini a Vittoria per poi rivenderla al ‘dettaglio’. Due tunisini indagati nell’ambito della stessa inchiesta, coordinata dalla Procura di Ragusa, sono attualmente irreperibili. I tre arrestati sono i fratelli Giovanni e Mirco Biazzo di 28 e 19 anni, e Generosa Ancona, 34 anni, nata a Fasano ma residente a Modica. Gli uomini della Mobile di Ragusa, hanno appreso che l’eroina che veniva venduta a Modica e Pozzallo proveniva da Vittoria e pertanto veniva effettuato, lo scorso anno un mirato servizio antidroga, anche in considerazione del fatto che nell’ambiente circolava voce di droga tagliata male e che qualcuno poteva rimetterci la vita.
Dopo pochi giorni di osservazione della stazione degli autobus di Vittoria, veniva intercettata una coppia di tunisini che, a seguito di radiografie e perquisizione, veniva trovata in possesso di oltre 100 grammi di eroina.
Nell’occasione veniva tratto in arresto il soggetto che aveva materialmente il possesso della droga occultata nel retto ma, dagli accertamenti, emergeva fosse complice dell’altro giovane tunisino che si accompagnava a lui.Dalle immediate indagini tecniche sui telefoni dei due tunisini trovati in possesso dell’eroina si apprendeva che entrambi avessero decine di contatti con italiani residenti nel Comune di Modica e Pozzallo, pertanto l’attività investigativa veniva ampliata fino a giungere all’identificazione dei fratelli Biazzo e di Generosa Ancona. I clienti parlavano in codice di “medicina” (da qui il nome dell’operazione) per il mal di testa, asserendo di voler pagare anche il doppio se la cura avesse risolto il problema. Quando poi i tunisini che rifornivano i modicani si approvvigionavano di droga più pura, lo comunicavano ai clienti rappresentando che la medicina adesso era quella buona; “si garantisce buona qualità; se è davvero diversa domani faccio tornare i miei amici per fare una prova”.
Centinaia i messaggi ricevuti dagli spacciatori, sia grossisti che “di piazza”, tutti cercavano l’eroina ed in questi casi le indagini sono meno complesse perché gli eroinomani non riescono a controllarsi ed anche telefonicamente chiedono in modo quasi esplicito di avere della droga.Durante le attività d’indagine, dalle intercettazioni telefoniche di Giovanni Biazzo e della compagna Generosa Ancona emergeva in modo chiaro che i due avessero preso di mira un ex della donna per estorcergli del denaro. Se dapprima la donna simulava delle difficoltà economiche per farsi mandare del denaro, successivamente, avendo capito che l’uomo potesse conferire loro somme di denaro, decidevano di aumentare le richieste fino a quando la vittima non si rifiutava. In quel momento, i due, andavano su tutte le furie iniziando a minacciare di morte reiteratamente la vittima che in quel momento si trovava fuori regione “appena scendi ti faccio vedere io; adesso sono 5.000 se no ti ammazzo; appena torni diventano 10.000, adesso fai così perché siamo per telefono, appena ti prendo ti ammazzo; non scendere più perché ti giuro che ti ammazzo pezzo di merda; ti stai mettendo in un guaio più grosso di te, se continui così domani non arrivi a mezzogiorno”.
Centinaia i messaggi e le conversazioni con richieste estorsive ai danni di una vittima, colpevole solo di essere stato innamorato di una criminale senza scrupoli che pur di procurarsi del denaro lo aveva costretto a concedergli somme ogni qualvolta lei lo chiedesse con la complicità di Giovanni Biazzo che inizialmente si fingeva amico della Ancona per “spillare” denaro alla vittima.
Giovanni Biazzo ha una posizione più grave, se vogliamo di organizzatore dell’intera rete di spaccio sul versante modicano in quanto si avvaleva, per i fini predeterminati, del fratello e della compagna.
Nelle more delle indagini e prima che arrivasse il provvedimento di cattura a carico dei tre odierni arrestati, i due tunisini che si occupavano di rifornirli, entrambi residenti a Vittoria si sono allontanati dal territorio ibleo e sono tuttora in corso, indagini finalizzate alla loro cattura.

BIAZZO Mirco 06.04.1997

httpv://www.youtube.com/watch?v=KDh37J1yIDU

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