COMITATO CITTADINO SALUTE E AMBIENTE DI SCICLI. LETTERA APERTA ALLA COMMISSIONE STRAORDINARIA DI SCICLI

scicli

Il Comitato Cittadino Salute e Ambiente di Scicli, ad oggi composto trasversalmente da 22 fra movimenti cittadini, associazioni e partiti, prende spunto dalle dichiarazioni ufficiali rese dalla Commissione Straordinaria in carica a Scicli (vedi comunicato pubblicato sul sito comunale il 06/05/2016 con il n°1882) e dalle incoerenze che emergono dall’iter della pratica ACIF, peraltro ben focalizzate nel ricorso presentato al TAR Catania.

Scrive perciò alla stessa Commissione (e per conoscenza al Prefetto) invitandola a voler emanare atti concreti che portino all’annullamento dei provvedimenti riguardanti l’attività di gestione della piattaforma di trattamento e recupero rifiuti, pericolosi e non, sita in c.da Cuturi (ditta A.CI.F. Servizi s-r-l), e ciò anche in considerazione ai reiterati inviti rivolti in tal senso alla Commissione dai Presidenti della IV e VI Commissione A.R.S. nel corso della seduta del 3 maggio scorso e rimasti senza alcuna risposta.

In ogni caso, il Comitato invita la Commissione – e con altre lettere la ex Provincia ed altri Enti preposti – a voler procedere ai controlli previsti dalle normative vigenti sulle attività svolte dall’ACIF srl, stante che in certi articoli di giornale quotidiano si è letto che dette attività pare non riguardino il deposito ed il trattamento di rifiuti pericolosi connessi all’agricoltura, bensì il trattamento di rifiuti pericolosi di natura diversa. Se così fosse, si tratterebbe di attività non autorizzabili nell’area di contrada Cuturi per via del divieto assoluto e non derogabile previsto dal PRG vigente nel territorio di Scicli. Le forti preoccupazioni sono peraltro accresciute dalle notizie riguardanti il Decreto Assessoriale n. 190 titolo minerario “Permesso di ricerca Idrocarburi di Scicli”, in conseguenza del quale si chiuderebbe un quadro di prospettive assai fosche per le quali lo sviluppo agricolo, artigianale e turistico di Scicli, ma probabilmente anche delle limitrofe città di Modica e di Ragusa, potrebbe definitivamente tramontare lasciando il passo ad attività inquinanti ed obsolete del tutto incompatibili con l’inclusione in un sito UNESCO.

“Se le dichiarazioni rilasciate dalla Commissione – dice il portavoce del Comitato Cittadino Salute e Ambiente di Scicli, Giovanni Scifo – comportano necessariamente una conseguente assunzione di responsabilità da parte della stessa, circostanza che fino ad ora non si è verificata, estrema inquietudine provoca la lettura delle considerazioni rilasciate in questi giorni dall’Assessore Regionale Croce, da Marco Boato, dell’Esecutivo nazionale dei Verdi e da Carmelo Sardegna, portavoce regionale Verdi Sicilia, per finire con le gravissime valutazioni espresse dall’ on.le Nello Musumeci, presidente dell’Antimafia regionale.

Tutte le citate dichiarazioni sono riportate per intero nel documento che segue e che, tra l’altro, ha la finalità di far intervenire la Commissione, con i propri poteri di rappresentanza e di tutela degli interessi della Città di Scicli, dei luoghi della cava di Truncafila e delle aree contermini, alla riunione che si terrà martedì 24 maggio prossimo presso la S.R.R. (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti), dove potrebbe essere individuata la collocazione di una discarica in provincia di Ragusa”.

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