Com’è noto con Decreto Assessoriale del 23 Gennaio 2015 sono stati ridotti i posti letto per acuti e ripartiti i posti letto per lungodegenza, recupero e riabilitazione presso l’Asp di Ragusa. Per la lungodegenza i 24 posti letto nell’ospedale di Ragusa, i 24 all’ospedale di Comiso e i 24 all’ospedale di Scicli non sono mai stati attivati come previsto nell’Atto Aziendale.
Per il recupero e la riabilitazione funzionale i 18 posti nell’ospedale di Ragusa non sono stati attivati ma funzionano ben 40 posti letto convenzionati pagati dall’ASP al costo cadauno di 260 € al giorno, per un totale di 10.000 € giornalieri, ovvero 3 milioni di euro annui. Il Segretario Generale della Cgil di Ragusa Giovanni Avola si chiede se si fanno i controlli sull’appropriatezza di ricoveri e sulla quantità del personale impiegato dalla struttura convenzionata? Chi disciplina i rapporti tra i vari reparti dell’ospedale di Ragusa, ortopedia compresa, e la clinica convenzionata?
E perchè l’ASP di Ragusa disattende il Decreto Assessoriale del 2-3-2016 con cui si prescrive di “ mantenere ( cioè attivare ) la struttura di riabilitazione del presidio ospedaliero di Ragusa fino all’avvio e alla completa realizzazione dell’attività di collaborazione con l’IRCCS Bonino – Pulejo di Messina “ ? Ed inoltre, perchè non si attivano gli altri 6 posti letto a Comiso e 16 a Scicli trasformando quest’ultimo in polo riabilitativo regionale?
Dunque, come prevede l’Assessorato alla Salute, prosegue Avola, bisogna istituire subito i posti letto mancanti ( 72 ) e assumere i 4 medici e gli 11 fisioterapisti i cui concorsi stanno per sbloccarsi.
Ma la riabilitazione e la fisioterapia non è solo questo, c’è l’Attività Ambulatoriale Esterna Pubblica e Privata dei tre distretti sanitari dove per l’anno 2014 ci sono dati schizofrenici. Nel distretto di Modica le prestazioni convenzionate sono 0 (zero ), in quello di Ragusa 16.330 ed in quello di Vittoria 36.070. In pratica le strutture pubbliche a Modica hanno garantito 34.171 prestazioni, a Ragusa 10,682 e a Vittoria solo 9226.
Il costo di queste prestazioni convenzionate è di circa 1 milione di euro annui. In soldoni, l’Asp spende per posti letto e per attività ambulatoriali esterne convenzionati, 4 milioni di euro annui. Secondo stime attendibili svolte in sede europee e da parte del ministero della salute il costo delle prestazioni sanitarie svolte in regime di convenzione è il doppio di quello pubblico, con l’aggravante che le Asp di competenza non sempre riescono a monitorarne la qualità e l’efficienza.
Ecco perchè occorre subito una radicale riorganizzazione dei servizi sanitari e un più mirato utilizzo delle risorse finanziarie in direzione della qualità della nostra struttura pubblica per migliorarne il livello e sottrarre l’utenza alle lunghe liste d’attesa, alla prestazioni a pagamento o all’esodo verso le strutture centro-settentrionali.