Io non so voi, ma io, tutte le volte che alla fine di ogni pasto mi accingo a mangiare la frutta, delego qualcuno della mia famiglia a sbucciarla, se naturalmente è necessario per il tipo di frutta scelta.
In verità, la mia è proprio la riluttanza della sbucciatura e non come qualcuno magari potrebbe intendere come una scelta di preferire la frutta sempre e comunque sbucciata.
Premesso questa mia debolezza, è bene dire che ormai tutti siamo convinti che la frutta e la verdura devono essere alla base della nostra alimentazione.
Spesso comunque viene una domanda spontanea, se bisogna consumare la frutta con la buccia o senza.
E’ bene sapere che sicuramente anche senza, riusciamo ad avere delle ottime proprietà nutrizionali, infatti abbiamo l’acqua, i sali minerali, certamente anche le vitamine, però qualcosina effettivamente la perdiamo, tipo alcune molecole biottive che si trovano nella buccia.
Una motivazione frequente che fa propendere verso il mangiare la frutta preferibilmente sbucciata, è la preoccupazione che possano essere presenti residui di pesticidi. C’è da dire che le regolamentazioni europee, ma anche quelle italiane, sono comunque molto severe e restrittive. Infatti, esistono dei tempi di latenza, in cui l’agricoltore deve interrompere qualsiasi tipo di trattamento sulla coltura prima che la frutta arrivi sul banco del venditore o del supermercato.
Questo tempo di latenza, permette di far perdere gran parte dei pesticidi anche per quanto riguarda le colture biologiche, e non bisogna ancora dimenticare tutti i successivi e sistematici controlli che ci garantiscono l’assenza o perlomeno la presenza di residui pesticidi molto al di sotto delle soglie ritenute dannose per la salute di noi consumatori.
Comunque la nostra buona abitudine di lavare e sciacquare la nostra frutta preferita, prima di portarla a tavolo, ci garantirà sulla certa assenza di danno di eventuali residui pesticidi.
Sta a voi poi scegliere se la preferite con o senza la buccia.