“Siamo convinti che ciò che accomuna un gruppo di persone all’interno di un partito, è il modo di concepire e risolvere le problematiche delle nostre città secondo gli ideali che quella determinata forza politica ritiene necessari perseguire per il miglioramento di una comunità.
Tutt’altra cosa sono le opinioni, personali o collettive, che tendono a sminuire o discriminare altre realtà locali e che, come tali, non hanno alcuna rilevanza politica”. Così il Partito Democratico di Modica intende il comunicato dei circoli Pd di Ragusa circa il ruolo svolto dal sindaco ibleo sulla vicenda dei GAL.
“S e da un lato è comprensibile l’amarezza e la critica rivolta a un sindaco pentastellato dicono quelli del Pd Modicano – chiara espressione di un movimento politico capace solo di dividere il mondo in buoni e cattivi ma non di amministrare, dall’altro non si può certamente accettare la supponenza che mira a esaltare una città a discapito di un’altra per dare credito e forza alle proprie “pensate” politiche.
Il campanilismo non ci piace e quindi non ci dilunghiamo sulla storia secolare della Contea di Modica e dei tanti illustri cittadini che vi sono nati e che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, ma non vi è dubbio che sia questo ciò che rende grande una città e non certamente il solo numero dei suoi abitanti o delle rotatorie.
Avremmo preferito, quindi, che i nostri amici del Pd ragusano avessero espresso il loro rammarico sulle presunte pessime capacità di amministrare del proprio sindaco, anziché dirsi dispiaciuti di far parte di un progetto comune perché ridotti, a loro dire, a semplici gregari di cittadine “minori”, offendendo non solo la città di Modica ma anche le altre comunità del comprensorio che con pari dignità ne fanno parte.
Auspichiamo che gli amici del Pd di Ragusa condividano con noi la consapevolezza che i grandi ideali politici poggiano sulla capacità di guardare ben oltre il proprio orticello”.