Giubileo dei malati, dei diversamente abili e degli operatori sanitari e 25° Anniversario di Sacerdozio di don Occhipinti celebrati dal Vescovo di Ragusa, Mons. Carmelo Cuttitta

Giubileo dei malati e 25 ann. d. Occhipinti

Si è tenuta presso la Cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa la celebrazione liturgica per il Giubileo dei malati, dei diversamente abili e degli operatori sanitari, che è coincisa con il venticinquesimo anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale di don Giorgio Occhipinti, cappellano ospedaliero al Civile di Ragusa e Direttore della Pastorale della Salute,

presieduta dal Vescovo di Ragusa, Mons. Carmelo Cuttitta. A concelebrare la messa anche lo stesso don Giorgio Occhipinti, don Salvatore Giaquinta, cappellano ospedaliero al Maria Paternò Arezzo, padre Giuseppe Ramondazzo, padre Pippo Occhipinti, padre Salvatore Barrera e padre Salvatore Puglisi. “Una data volutamente anticipata, (24 giugno 1991 – 24 giugno 2016) – spiega don Occhipinti – per condividere insieme ai malati, il ringraziamento al Signore per il dono del sacerdozio. La mia vocazione sacerdotale è nata in mezzo a tanti malati mentre svolgevo attività di volontariato presso il reparto di oncologia, e da 25 anni svolgo servizio di Assistente Religioso Ospedaliero”. L’Ufficio per la Pastorale della Salute ha organizzato per il Giubileo dei malati, dal 1 al 10 giugno 2016 (Ospedali, R.S.A., Case di riposo e di cura) e una Conferenza il 10 giugno (in collaborazione con le Suore del Sacro Cuore) avente come tema le opere di misericordia corporali e spirituali. Sempre nella giornata del Giubileo è stata inserita la ricorrenza liturgica della Beata Maria Schininà. “La memoria liturgica della beata Schininà, che ricordiamo proprio oggi nel Giubileo dei malati – dice il Vescovo Mons. Cuttitta – che ha compiuto nella sua vita una conversione radicale, da persona benestante si dedicò ai bisognosi e ai più poveri, ai sofferenti che amava chiamare “pupille di Dio”, deve farci comprendere di come bisogna dedicarsi e andare incontro alle famiglie che vivono disagi enormi, e quindi diventare più misericordiosi e caritatevoli”. Presenti alla messa le associazioni di volontariato che hanno portato con se i numerosi sofferenti, UNITALSI Sottosezione di Ragusa, Cappellania Ospedaliera, Volontari AVO, associazione carabinieri, operatori sanitari, associazioni di volontariato sanitario e parrocchiale, laici operanti nella Pastorale della Salute, le suore del Sacro Cuore, don Pietro Floridia, parroco del Duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla, e il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi. Don Giorgio Occhipinti, ha voluto ringraziare tutti i numerosi partecipanti alla ricorrenza venticinquennale, che hanno riempito la Cattedrale di San Giovanni Battista, dimostrandogli l’affetto e la stima per il lavoro spirituale e umano da lui operato costantemente, anche nei momenti più bui. In particolare un pensiero alla sua mamma, a suo padre che oggi non c’è più, e al Vescovo Mons. Angelo Rizzo, oggi scomparso, che 25 anni fa lo accolse a braccia aperte in vescovado. A fine liturgia don Occhipinti ha regalato a tutti i partecipanti una preghiera con l’immagine sacra realizzata in occasione della ricorrenza dal pittore Silvio Crespi, amico in comune con il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, raffigurante “L’ultima cena”, con un Gesù incredibilmente misericordioso nello sguardo rivolto a chi osserva l’immagine, mentre spezza il pane e lo offre al suo prossimo.

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