Il Prefetto di Ragusa chiede uniformità di orari per la movida iblea. Incontro a Palazzo di Governo con sindaci e forze dell’ordine

movida

Il Prefetto di Ragusa convoca sindaci, vertici delle forze dell’ordine e imprenditori per creare una sinergia comune sul fronte della cosidetta “movida”. L’incontro, secondo quanto spiegato dalla rappresentante del Governo, è scaturito dalle centinaia di esposti presentati da cittadini che sollecitano il “quieto vivere” durante l’estate nelle zone balneare e nelle città.

Presenti il Questore, Giuseppe Gammino, il vice comunale provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Claudio Solombrino, i sindaci di Modica e Ragusa, Ignazio Abbate e Federico Piccitto, i comandanti delle polizie locali di Modica, Ragusa, Scicli e Ispica, Cannizzaro, Puglisi, Sgarlata e Roccuzzo, oltre a vari rappresentati di altri comuni. Il Prefetto, Maria Carmela Librizzi, a chiesto ai diversi enti di uniformarsi negli orari limite per la diffusione di musica. In particolare nei centri balneari dove l’intrattenimento si protrarrà fino a tarda notte. “Ogni anno – ha sottolineato il Questore – si registrano abusi e violazioni delle ordinanze da parte di titolari di locali che eccedono fino alle prime luci dell’alba con l’intrattenimento musicale che rende insopportabili le notti dei residenti”. Il Prefetto ha sollecitato i sindaci per l’emissione di relative ordinanze con una uniformità di orari che eviti le migrazioni dei giovani in altre località e quindi riduca i rischi(Modica ha già emesso da alcuni giorni). Serve naturalmente una attenta attività di vigilanza e di controllo grazie ai tecnici dell’Arpa in collaborazione con la Polizia locale presso quei locali che dovessero abusare o trasgredire.

Le emissioni sonore devono rientrare, dunque, nei limiti imposti per legge e bisognerà evitare deroghe ed eccezioni varie per quanto riguarda anche gli orari che minano alla base la filosofia delle ordinanze. Tutto da verificare se le buone intenzioni del prefetto Maria Carmela Librizzi e le direttive impartite saranno recepite dai sindaci che negli anni passati sono quasi entrati in competizione per attrarre il pubblico giovanile nei propri comuni grazie a deroghe e aggiramenti nel malinteso senso di attrazione del turismo giovanile.

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