Dopo la morte del modicano Adamo per overdose. Sgominata banda di pusher

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Una solida e pericolosa rete di spacciatori di sostanze stupefacenti quella che hanno sgominato questa mattina alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Modica che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Ragusa, d Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia, e del sostituto Monica Monego, che hanno coordinato le indagini.

Si tratta di undici soggetti extracomunitari, con precedenti specifici, che avevano costituito un pericoloso sodalizio criminale dedito al trasporto, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Di seguito In manette l’algerino Hossine Lahamer, 26 anni, i tunisini Khaled Sahlaoui, 26 anni, Lazhar Sahlaoui, 36 anni, Mounir Sahlaoui, 33 anni, e Oualid Dogui, 21 annni,, italiano di origine tunisina.
Le indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica furono avviate nel mese di gennaio 2015 a seguito del decesso per overdose di Orazio Adamo, 42 anni, avvenuta a Modica nel dicembre 2014. Dopo il decesso di Adamo, infatti, i militari dell’Arma, coordinati dalla Procura iblea, hanno scandagliato e seguito i movimenti di vari soggetti tossicodipendenti della provincia di Ragusa, che hanno poi portato ad individuare diversi extracomunitari dediti all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più eroina ed hashish. Colui che materialmente ha fornito la dose letale all’assuntore deceduto per overdose fu arrestato ad aprile 2015.
Nel corso dell’attività sono stati arrestati, in flagranza, cinque soggetti, ritenuti i “corrieri” della droga, ancora detenuti, e sono stati sequestrati 2 kg di hashish e 300 grammi di eroina pura.

Quest’ultima, una volta tagliata avrebbe consentito di mettere sul mercato migliaia di dosi ed avrebbe fruttato decine di migliaia di euro. Inoltre, nel corso delle indagini sono stati accertati più di 30 episodi di spaccio avvenuti su tutta la provincia di Ragusa, in particolare, oltre che nel capoluogo, a Modica, Ispica, Pozzallo, Scicli e Santa Croce Camerina, località dove gli indagati gestivano i loro traffici grazie al quale ricavavano cospicue somme di denaro che in parte serviva per il loro sostentamento e in parte veniva reinvestito per l’acquisto dello stupefacente.

Il giro di affari complessivo smantellato dai Carabinieri è stato stimato per migliaia di euro.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti in carcere come disposto dal provvedimento emesso dal Tribunale di Ragusa, mentre per quelli già ristretti l’ordinanza è stata notificata in carcere.

Le indagini proseguono per la cattura degli altri soggetti al momento irreperibili.

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