Il Collegio penale del Tribunale di Ragusa ha assolto la cittadina rumena Irina Mihalache, accusata di tentata estorsione e rapina, condannandola, comunque, per le lesioni inflitte alla parte offesa, sua connazionale, M.L..
I fatti si riferiscono al mese di settembre del 2012 quando l’imputata, unitamente alla figlia minore S.S., era stata tratta in arresto dagli agenti del commissariato di Modica al culmine di una furiosa lite avvenuta nella piazzetta antistante la chiesa di S. Maria di Betlemme a Modica.
I dissidi tra le “mendicanti” erano scaturiti per motivi inerenti l’accaparramento di postazioni ove richiedere l’elemosina, come riferito da testi escussi nel corso del processo. L’imputata era stata ristretta dapprima presso la casa circondariale di Catania, successivamente agli arresti domiciliari ed infine all’obbligo di firma. Dopo essersi sottratta alla misura cautelare e resasi irreperibile, nel settembre del 2013 il Tribunale ne dichiarava la latitanza. All’udienza conclusiva il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna dell’imputata per tutti e tre i capi di imputazione alla pena di cinque anni di reclusione e 3.000 euro di multa mentre il difensore di fiducia, l’avvocato Andrea Caruso, aveva chiesto l’assoluzione.