Arrestati grazie all’intuito investigativo di una giovanissima coppia. Condannati tre comisani

tribunale aula

Il giudice unico del tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione Jacopo Verzeroli, 34enne, a anno e sei mesi Andrea D´Angelo, 28enne, e a un anno e due mesi Pietro Ingrao, 19 anni, quest´ ultimo a suo tempo raggiunto dall’obbligo di dimora a Comiso, tutti comisani. I tre sono stati processati col rito abbreviato e sono ladri comisani scoperti grazie all’intuito di una coppia di giovani fidanzatini «detective» il 21 novembre scorso. Il pubblico ministero Antonella Iovino aveva chiesto la condanna per Verzeroli a 3 anni, per D’Angelo un anno e 9 mesi di reclusione

e per Ingrao un anno e 6 mesi. A Verzeroli, l’unico dei tre imputati che si trovava ancora in carcere, il giudice ha concesso i domiciliari nonostante il parere contrario della procura.

Le indagini consentirono di sgominare la presunta banda di ladri di appartamenti, presumibilmente composta dal trio che la coppia di fidanzati aveva notato compiere un sopralluogo accanto ad una casa poi svaligiata. Stando alle indagini, i tre avrebbero effettuato dei sopralluoghi nei pressi di alcune abitazioni prima di entrare in azione, e questi movimenti non passarono inosservati alla coppia di fidanzati. Ogni componente della banda aveva un ruolo preciso: uno restava in macchina, un altro faceva da palo e il terzo entrava in casa, spesso arrampicandosi lungo il pluviale o un palo della luce. Durante un furto fruttato quasi 30 mila euro, si vantò del buon colpo proprio Verzeroli, di cui fu trovata l´impronta digitale in una delle case depredate.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa