Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha partecipato questa mattina alla protesta indetta da Anci Sicilia per sostenere i diritti dei lavoratori a tempo determinato del Comune e i dipendenti dell’ex Provincia. Anche se, nel campo dei precari a tempo determinato, il Comune di Modica
è già avanti rispetto a tante altre realtà locali visto che ha portato il loro contratto a 33 ore. Insieme al Primo Cittadino, in rappresentanza del Consiglio Comunale, i consiglieri Giovanni Cappello e Tato Cavallino. Il lungo corteo, con centinaia di Sindaci provenienti da tutta la Regione, è partito da Piazza Marina e attraverso Corso Vittorio Emanuele ha raggiunto la sede della presidenza della Regione in Piazza Indipendenza. La protesta si è trasformata in un grave atto d’accusa verso la Regione, verso il suo modo di agire estremamente penalizzante nei confronti degli Enti Locali. C’erano i vertici Anci, c’erano i rappresentanti delle Città Metropolitane e c’erano naturalmente i Sindaci di tanti Comuni ridotti allo stremo da una politica regionale scellerata. Per il territorio ibleo presenti insieme a Modica anche Giarratana e Chiaramonte, i Sindaci dunque si sono fatti portavoce delle necessità di un intero territorio: “Condivido in pieno le ragioni della protesta di oggi. Noi Sindaci rappresentiamo da sempre l’interfaccia tra la politica regionale e i cittadini. Siamo noi la valvola di sfogo di malcontenti e recriminazioni. A noi spesso vengono addossate colpe che non abbiamo perché eredità di scelte compiute a Palermo. E’ ora di dire basta a tutto ciò. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità. Devono finire i tagli indiscriminati ai trasferimenti, le scelte politiche insensate e spesso dannose per il territorio. Appena finita la protesta avrò un incontro privato con il Governatore Crocetta alla cui attenzione porterò dei problemi particolarmente pressanti per la nostra realtà locale. Mi riferisco in primis alla gestione del patrimonio immobiliare scolastico ancora di competenza dell’ex provincia, ai tagli dei trasferimenti che non ci danno la possibilità di approvare il bilancio di previsione e alla gara d’appalto per il servizio di Nettezza Urbana a Modica, che da mesi si trascina ingiustificatamente da un ufficio all’altro dell’Urega lasciando un’intera comunità in una situazione precaria”.