Consiglio Comunale di Modica. Riconosciuto il debito fuori bilancio con il comune di Scicli. Modificato il regolamento per il servizio di trasporto persone. Seduta rinviata a mercoledì 6 luglio

consiglio comunale di Modica

Il debito fuori bilancio con il comune di Scicli, per l’uso della discarica di San Biagio ammontante complessivamente a euro 5.636.000,00, debito transato con i commissari che reggono l’ente sciclitano (€ 1.200.000,00 è stato già trasferito con determina dell’1 ottobre 2015), ma rimasta riconoscere la differenza pari a euro 4.436.000,00 oltre gli interessi legali maturati al 31.12.2015 pari a euro 7.231,29. Il comune di Modica deve poi corrispondere, sulla scorta della transazione, sei rate con scadenza 30 giugno 2016 (€ 800.000,00)- 2017 (€ 800.000,00)- 2018 (€ 709.000,00)-2019 (€ 709.000,00), 2020 (€ 709.000,00), 2021 (€ 709.000,00).

Gli interessi complessivi al tasso legale della transazione ammontano a euro 186.879,91. Modificata, con integrazioni formali e nei termini di presentazione delle istanze per il rinnovo di licenze e autorizzazioni, la delibera relativa al regolamento per il servizio di trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea.
La seduta del consiglio è stata quindi aggiornata a mercoledì 6 luglio alle ore 19.00; seduta nella quale sarà discussa la richiesta di convocazione del civico consesso presentata da otto consiglieri relativa all’autorizzazione dei locali commerciali e artigianali all’istallazione dei Dehors su suoli pubblici comunali adiacenti ai prospetti delle attività commerciali.
Presenti quindici consiglieri il civico consesso, si apre la richiesta di anticipazione, da parte del consigliere Giorgio Falco, del punto relativo al riconoscimento debito fuori bilancio relativo alla transazione con il comune di Scicli.
Il consigliere Luigi Giarratana, presidente della commissione bilancio, relaziona sull’argomento e informa che è stata sottoscritta una transazione con i commissari che rappresentano il comune di Scicli per la somma di euro 5.636.000,00 con un versamento di euro 1.200.000,00 già avvenuto e poi in varie rate.
Il debito è stato composto in sei tranche sino al 2021.
La delibera del riconoscimento del debito fuori bilancio rimanente ovvero euro 4.436.000,00 e di euro 7.231,29 per interessi legali costituisce un appuntamento importante perché oggi si chiude questo capitolo annoso.
L’assessore al bilancio Enzo Giannone informa di una trattativa estenuante con il comune di Scicli partita nel 2011 con accordi precedenti, sottoscritti in prefettura, che non sono stati onorati per mancanza di liquidità.
I due enti sono arrivati a un accordo per un debito relativo all’uso della discarica di Scicli con fatture che risalgono al 2002 e successive.
Fu fatta una transazione alla presenza del prefetto di Ragusa nel 2007 che non fu onorata e il comune di Scicli decise di attivare lo strumento legale per il pagamento forzato che, però, s’impantana per motivi procedurali.
Si raggiunge un accordo con il Sindaco, Franco Susino, e parte un confronto sugli interessi da riconoscere che nei fatti interrompe la trattativa.
È siglata una nuova transazione dai sindaci dei due comuni che si blocca perché l’accordo raggiunto non è mai ratificato dal consiglio comunale di Scicli e la vicenda quindi non trova soluzione.
Alle dimissioni del sindaco Susino subentrano i commissari che fanno una valutazione tra costi e benefici e l’interlocuzione ha fine, nel settembre del 2015, quando l’amministrazione del comune di Modica, sindaco e assessore al bilancio e i tre commissari siglano una nuova e definitiva transazione.
Una parte del debito è pagata nel settembre 2015. Altre rate sono state concordate sino al 2021.
La cifra prevista nel piano di riequilibrio era di cinque milioni e 900mila euro. Gli uffici hanno ricostruito il debito tramite fatture, diverse delle quali si riferivano a interessi di mora per 300mila euro. Dalla ricognizione del debito e una rimodulazione degli interessi si è arrivati alla somma del riconoscimento del debito fuori bilancio che è oggetto della delibera da adottare in consiglio pari a € 4.436.000,00 e per interessi legali € 7.231,29.
La consigliera Ivana Castello chiede del come mai il debito non è stato pagato interamente con il D L 35 perché l’ente non sarebbe stato costretto a prelevarli oggi dal bilancio ordinario con una scopertura utilizzata al massimo, ovvero 21 milioni di euro circa.
La delibera arriva oggi in consiglio all’ultimo giorno utile in linea con la scadenza della prima rata da pagare :il solito ritardo. Se si fosse pagato il debito con il D L 35 gli 800mila euro per onorare la prima rata sarebbero stati utili per pagare altre cose. Non è vero che si sono risparmiati interessi perché il debito andava pagato con i fondi del D L 35.
L’Assessore Enzo Giannone specifica che il D L 35 è servito per pagare debiti certi, esigibili e liquidi.
In un primo momento ci si è chiesti se rientrano nel pagamento anche i debiti fuori bilancio.
Il D L 35, al suo varo, riconosceva i debiti pagati con i residui; nel 2013 la norma cambia nel senso che sono pagabili anche i debiti fuori bilancio per i quali l’ente ha disponibili 24 milioni di euro; la Cassa Depositi e Prestiti che trasferisce il mutuo vincola, limitandolo, il termine per il pagamento di debito fuori bilancio riconosciuti. Il MEF (Ministero dell’ Economia e delle Finanze) non consente il pagamento di debiti fuori bilancio non riconosciuti.
L’ente ha scelto dunque la strada di pagare il resto del debito con il bilancio ordinario.
L’altra soluzione sarebbe stata quella di riconoscere nel bilancio 2014 tutto il debito di 5milioni e 900mila euro, interessi compresi. Questo un percorso che non si poteva intraprendere e lì sono i motivi che non hanno consentito di pagare il debito interamente con il Dl 35.
La consigliera Ivana Castello rileva che la terza tranche non poteva essere pagata nel luglio 2014 in quanto il debito fuori bilancio non era stato riconosciuto. La somma richiesta è stata erogata a Luglio del 2014.
Il debito fuori bilancio poteva essere riconosciuto prima e quindi la terza tranche poteva essere pagata con il D L 35. Una scelta errata. Peraltro le somme del D L 35 inutilizzate sono state restituite il 31 dicembre del 2015. Quindi l’amministrazione ha deciso di trattenere la somma, pagando per questo un interesse di 184mila euro. Sulla scorta di questo non comprende ancora del come mai le somme del debito non sono state pagate con il D L 35.
Rileva che questa situazione ha determinato una crisi di liquidità che mette in crisi i dipendenti SPM, gli operatori ecologici e quelli delle cooperativa sociale.
Il consigliere Vito D’Antona valuta fondate le argomentazioni, supportate da documenti, della consigliera Ivana Castello e dichiara il suo imbarazzo per le mancate risposte dell’assessore.
La reazione dell’amministrazione e della maggioranza non può essere quella dell’agitazione e dei sorrisini. Contesta questo modo di fare che determina un’atmosfera non consona alla delicatezza dell’argomento.
Il presidente Garaffa richiama l’intero consiglio e l’amministrazione al rispetto delle opinioni altrui e quindi tra i consiglieri.
Nel merito della questione, sostiene il consigliere D’Antona, la deliberazione del debito fuori bilancio fotografa la situazione. Fa poi una cronistoria della vicenda: chiusura della discarica di Gisirotta e deposito dei rifiuti in quella di Scicli.
La giunta di centro destra dell’epoca, che aveva ereditato la questione, portò in consiglio una delibera di debito fuori bilancio che fu adottata da maggioranza e opposizione secondo un percorso democratico.
Si chiede del perché è stata oggi gestita la questione senza che l’amministrazione abbia sentito la necessità di un confronto con l’opposizione. I quattro milioni e mezzo che si devono pagare potevano essere evitati e invece i cittadini dovranno pagare da qui a sei anni. La somma poteva essere gravata con il D L 35. In caso di contestazione, nel senso che non si trattasse di un debito certo, esigile e certo, le somme sarebbero state restituite e intanto si bloccava il contenzioso con Scicli.
La situazione invece si è protratta sino al 3 settembre del 2015, data dell’approvazione della delibera in giunta, quando nel 2013 si poteva concludere la vicenda.
Contesta che si è arrivati al 30 giugno per approvare la delibera di giunta, ovvero l’ultimo giorno utile: sono ritardi che si ripetono per ogni situazione contabile dell’ente. Poi denuncia la produzione di debiti fuori bilancio. Si dichiara non disponibile a votare il punto.
Il consigliere Luigi Giarratana valuta, rivolgendosi al consigliere D’Antona, che la maggioranza ha tenuto sull’argomento un atteggiamento pacato e sereno. La questione legata al debito di Scicli non è stata facile risolverla e la soluzione è eccellente. Si dichiara disponibile al confronto e al dialogo e rileva la poca opportunità di alcune riflessioni del consigliere D’Antona. Si possono avere idee e pareri differenti. L’amministrazione ha risolto un problema annoso.
Il sindaco nella replica sottolinea che si aspettava un intervento da parte dell’opposizione che avesse riconosciuto il buon lavoro fatto dall’amministrazione. A Scicli, dopo la firma dei commissari alla transazione, si è verificata una sommossa: questa la dice lunga sulla natura dell’accordo. I commissari hanno pensato bene di chiudere la transazione con un 30 per cento in meno al fine di evitare il dissesto di quell’ente. L’accordo firmato ha determinato l’abbattimento degli interessi.
Nel 2012 la precedente amministrazione aveva riconosciuto un debito di 6milioni e 400mila euro sorte capitale e rimandava il calcolo degli interessi in separata sede per svariati milioni di euro.
Sugli interessi moratori si è bloccato l’iter il cui calcolo avrebbe determinato dei problemi.
Il comune di Modica riconosceva la sorte capitale ma una contestazione sull’entità degli interessi. L’amministrazione ha profittato della situazione politica, i commissari non agiscono per valenza politica e quindi per interessi di parte, per chiudere una transazione favorevole.
Oggi in consiglio invece si fanno questioni sul D L 35 che in termini complessivi vale il pagamento 105milioni di euro a carico della collettività per trent’anni.
La quota interessi, (più di un milione di euro per i trent’anni, se il debito di 4milioni e mezzo fosse stato pagato con il D L 35) che è dell’ordine di 184mila euro. Per il fatto che sono state restituite le somme del D L 35 nei fatti si registra un risparmio sulle rate di più di 750mila euro.
Poi informa il consiglio di avere avuto un incontro a Palermo con il Presidente della Regione sui rifiuti perché l’Urega non riesce a concludere la gara di appalto settennale per la gestione RSU del Comune di Modica e su questo non si individua una soluzione.
Venendo al debito fuori bilancio con il comune di Scicli nessuno era riuscito a trovare una soluzione. Ringrazia l’assessore Giannone per l’opera svolta, così come l’amministrazione e i consiglieri di maggioranza per avere chiuso una vicenda annosa con il comune di Scicli.
Ai voti la delibera del riconoscimento del debito fuori bilancio relativo alla transazione con il comune di Scicli viene approvata a maggioranza con quattordici voti favorevoli, uno contrario e quattro astenuti viene approvato. La delibera è dotata d’immediata esecuzione con
quindici voti favorevoli e quattro astenuti.
Si passa al punto relativo alla delibera relativa alle modifiche del regolamento per il servizio trasporto di persone mediante auto servi pubblici non di linea.
Il consigliere Giorgio Falco, componente della prima commissione, relaziona sul punto che illustra i cambiamenti proposti al regolamento al consiglio: cambio della categoria della patente per il NCD che è stato adeguato per guidare un’ autovettura, quindi un cambiamento alla validità temporale delle licenze e delle autorizzazioni e altra modifiche di ordine formale. La consigliera Carmela Minioto informa che la quarta commissione ha reso parere favorevole all’unanimità sulle modifiche del regolamento.
Il consigliere Giovanni Scucces non si dichiara d’accordo con la soluzione di prorogare di sessanta giorni la validità dell’autorizzazione per chi non rispetta i termini entro i quali rinnovarla. Chi ha interesse a farlo avanza l’istanza entro i termini previsti dal regolamento. Si tratta di una clausola non condivisa.
Il PL al settore, Enzo Terranova, chiarisce al consigliere Giovanni Scucces che la validità delle autorizzazioni e delle licenze è a tempo indeterminato. Si vuole solo dare un’ulteriore possibilità a chi va incontro ad una dimenticanza. Quindi non è una proroga. Il consigliere Giovanni Scucces propone di limitare il termine per la presentazione dell’istanza a quindici giorni e non sessanta. L’assessore Rita Floridia ricorda che il regolamento già prevede che sarà possibile anche il trasporto dei diversamente abili sui taxi.
La consigliera Carmela Minioto valuta che invece dei sessanta giorni si possono proporre trenta giorni e illustra in questo un emendamento all’art 22 del regolamento NCC con si cambia il termine di sessanta con trenta giorni per la presentazione delle istanze. L’emendamento è approvato all’unanimità con quattordici voti favorevoli. La delibera è approvata all’unanimità con quattordici voti favorevoli.
Il consigliere Giorgio Falco valuta che attesa l’assenza di alcuni consiglieri che avevano chiesto la discussione sul regolamento che disciplina i DEHORS sui suoli pubblici comunali il civico consesso non ne possa discutere e chiede un aggiornamento della seduta che viene fissata a mercoledì 6 giugno p.v. alle 19.00

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