Laboratorio 2.0. Emergenza rifiuti in provincia di Ragusa, un appello ai sindaci per lavorare insieme

rifiuti 2.0

Appreso dell’ordinanza urgente e indifferibile emessa dal Commissario del Libero Consorzio di Ragusa, Dario Cartabellotta, che autorizzava i Comuni di Vittoria, Comiso, Ispica e Pozzallo a conferire i rifiuti nell’impianto di Cava dei Modicani, il Lab 2.0 non poteva restare con le mani in mano. Per questo oggi, di buon mattino, eravamo alla discarica insieme al primo cittadino di Ragusa. Abbiamo apprezzato, infatti, il tentativo del sindaco Piccitto di difendere la nostra città e, se ci fosse stata bisogno, eravamo pronti a ricorrere qualsiasi azione, anche eclatante, perfino insieme ai grillini.
Non possiamo condividere, però, lo scontro istituzionale tra Ragusa e Vittoria: ognuno, per la propria parte, ha ottime ragioni da far valere. Il sindaco Moscato è stato travolto, incolpevole, da un’emergenza che altri prima di lui avrebbero dovuto pensare ad evitare; Piccitto, naturalmente, ha pensato che non si dovesse creare un precedente che, in caso di altra emergenza, potrebbe riproporre la soluzione di oggi. Questione che la sottoscritta ha sottoposto nell’incontro che si è tenuto in Prefettura chiedendo anche a Sua Eccellenza Carmela Librizzi innanzitutto di far da tramite perché i rapporti istituzionali tra Ragusa e Vittoria, incrinati gravemente nelle ultime 48 ore, possano ricomporsi. Su entrambi i fronti abbiamo ricevuto rassicurazioni dal Prefetto: non dovrebbero esserci più altri simili episodi e si porrà a garante di un confronto tra i due sindaci.
A Piccitto, proseguono dal Laboratorio 2.0 Ragusa,  imputiamo la responsabilità politica di non aver voluto procedere con la realizzazione della cosiddetta quarta vasca, di aver perso tre anni sia su quel versante sia sul potenziamento della raccolta differenziata che è rimasta ferma agli stessi valori dei tempi del commissariamento. Due cose che l’amministrazione avrebbe potuto portare avanti contemporaneamente scongiurando ogni tipo di difficoltà successiva. L’emergenza rifiuti era palpabile già tre anni fa, un ritardo colpevole, e potremmo perder altro tempo ripetendo fino allo sfinimento “lo avevamo detto”, ma la situazione regionale sui rifiuti impone altri percorsi. Siamo convinti che solo se quando i Comuni più popolosi della nostra provincia decideranno di far quadrato per l’individuazione di un nuovo sito dove creare una nuova discarica comprensoriale si potrà risolvere il problema. Ora bisognerà recuperare, se si può, anche mettendo a disposizione il nostro territorio purché Ragusa abbia un vantaggio economico per i nostri cittadini. Diversamente saremo travolti anche noi dall’emergenza e saremo costretti a trasportare i rifiuti con le navi in Francia, con le ovvie drammatiche conseguenze economiche.
La Regione, in questi anni, si è distinta nei confronti della nostra provincia solo per la solitudine nella quale ci ha gettati. Il Governo regionale, sulle questioni importanti, ci lascia sempre soli. Per questo è giunto il momento di pensare da noi per noi stessi.
Questo è l’appello che intendiamo rivolgere, al sindaco Piccitto come al sindaco Moscato, così come per gli altri primi cittadini della provincia. Mettete da parte i conflitti creati dall’esasperazione dell’emergenza e pensate insieme alla programmazione. Siamo fiduciosi che questa è l’unica strada.

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