Ispica, minacce a pubblico ufficiale. Il Procuratore della Repubblica appella la sentenza assolutoria

tribunale

Era stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa l’esercente ispicese Salvatore Agricola dal reato di minaccia a pubblico ufficiale.
Nel 2012 il Comune di Ispica aveva realizzato una nuova rotatoria, a seguito della quale era stato istituito il divieto di fermata avanti al bar dell’imputato, il quale lamentava perciò guadagni ridotti imputandoli ai controlli da parte della polizia locale di Ispica, i quali, espletando il servizio di prevenzione, non consentivano fermate lungo la rotatoria da parte degli avventori del bar.

L’Agricola, la mattina del 18 giugno 2012, si era presentato all’ausiliario del traffico, intimandogli minacciosamente di andarsene. L’ausiliario, impossibilitato ad espletare il servizio che gli era stato comandato, aveva dovuto necessariamente chiedere l’intervento della pattuglia: seguiva un diverbio molto acceso, nel corso del quale l’esercente, oltre a profferire frasi ingiuriose, minacciava di compiere anche atti autolesionistici se i Vigili Urbani di Ispica non se ne fossero andati.
Benché i testi dell’accusa (pubblica e privata, quest’ultima rappresentata dall’avv. Vincenzo Gurrieri) avessero confermato gli addebiti (tant’è che il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a quattro mesi di reclusione e la parte civile un risarcimento di oltre 20.000 euro), l’imputato era stato assolto.
Avverso la sentenza il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Ragusa ha ora proposto impugnazione, evidenziando come la condotta dell’imputato, certamente minacciosa, ben avrebbe potuto integrare, oltre al delitto di minacce, anche quello di resistenza a pubblico ufficiale.
A questo punto si attende la fissazione dell’udienza dibattimentale da parte della Corte d’Appello di Catania.

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