Presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nel foyer del Teatro Garibaldi, il nuovo direttore artistico, sezione musicale, della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica. Come già annunciato si tratta del pianista di fama internazionale, Giovanni Cultrera di Montesano,che accettato l’incarico a titolo gratuito: “Felicissimo- ha commentato- di rivestire questo ruolo perché offre l’opportunità di poter promuovere, in un luogo prestigioso come il Teatro Garibaldi di Modica, la musica e i concerti nel cuore del Sud Est siciliano”.
La presentazione, coordinata dal direttore artistico Carlo Cartier, del neo direttore della sezione musica, è stata fatta dal sovrintendente, Tonino Cannata, il quale tracciando un breve profilo di artistico, di caratura altissima, di Giovanni Cultrera ha dichiarato che la stagione musicale andrà di pari passo con quella teatrale con un programma di eventi che sono oggi compatibili con la politica di risanamento del bilancio della Fondazione Teatro Garibaldi che sta cominciando a produrre i suoi frutti. “Quella di Giovanni Cultrera, dichiara il vice presidente della Fondazione l’avv. Giuseppe Polara, è stata subito bene accolta nel cda perché si tratta di un talento musicale di grande prestigio che saprà dare, sono certo, un contributo notevole al progetto di rinascita che vede impegnata da qualche anno la politica culturale della Fondazione”. I generi che saranno oggetto della stagione musicale sono l’Opera Lirica, l’Operetta, il jazz con gruppi formati da grandi talenti artistici, musica classica e il tango.
In cantiere anche una collaborazione con l’Istituto musicale Bellini di Catania. In programma anche un Gran Galà di lirica.
“Sono moto felice di questa scelta, commenta il presidente della Fondazione, il sindaco Ignazio Abbate, ed è per tale ragione che mi sento di ringraziare quanti oggi, a partire dal sovrintendente, stanno realizzando una importante scelta artistica per l’attività della Fondazione.
I risultati si vedono e l’apporto di un’artista di livello internazionale come Giovanni Cultrera non potrà fare altro che rendere più fecondo questo patrimonio”.