Nuovo rinvio per la famiglia Sparacino a Modica grazie ai Forconi. Sfratto rinviato al 26 agosto. La coppia è vittima di usura

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E’ stato ottenuto un altro rinvio al 26 agosto. Un’altra speranza per la famiglia Sparacino che questa mattina è stata affiancata dai Forconi quando, puntuale, si è presentato l’ufficiale giudiziario per lo sfratto così come stabilito circa tre settimane fa. Presente anche Mariano Ferro che insieme al rappresentante dei Forconi Modica, Piero Bellaera, ha mediato con l’ufficiale e l’avvocato dell’acquirente dell’immobile, ottenendo una proroga. Circa due mesi fa l’appartamento dei due coniugi modicani è stato venduto all’asta per 39 mila euro

da un valore iniziale di 149 mila. Una “svendita” , un’ingiustizia senza fine, ha detto Mariano Ferro, leader dei Forconi, da sempre in prima linea contro le aste giudiziarie sulle prime case e per cui intende proseguire con lo sciopero della fame. Concorde Piero Bellaera: “Non lasceremo soli i coniugi Sparacino. Saremo al loro fianco in questa lotta. Ci rivolgeremo anche al Procuratore della Repubblica che è il solo che può intervenire in questa drammatica vicenda bloccandola in attesa della sentenza del processo per usura di cui sono parte lesa i coniugi”. L’appartamento degli Sparacino era all’asta da circa un anno ma già da due anni i coniugi hanno fatto denuncia alla Procura per essere stati vittime di usura e la prima udienza del processo si terrà ad ottobre, dopo il rinvio del mese di giugno. La coppia ha sempre chiesto che il procedimento di vendita dell’immobile all’asta venisse sospeso fino alla fine del processo ma questo non è stato possibile. E aspettando il processo la casa è andata all’asta ed è stata venduta. “I due procedimenti giudiziari hanno tempi e iter legislativi diversi e mentre la coppia aspetta ancora il processo, l’appartamento è stato svenduto all’asta”, spiega Bellaera. La casa è l’unica abitazione per Giuseppe Sparacino e la moglie Rosaria che vivono con il figlio di soli 8 anni e l’anziana madre gravemente malata. La donna necessita di cure costanti e già in seguito alla notizia del possibile sfratto, è stata più volte ricoverata in ospedale. I coniugi con il bambino e l’anziana non hanno nessun altro posto dove andare.

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