LE CONSULENZE DELL’ASP 7 DI RAGUSA, UNDICI SENATORI DEL PD PRESENTANO INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA SALUTE: “VOGLIAMO VEDERCI CHIARO”

Venera   Padua

Undici senatori della Repubblica, tutti del Pd, vogliono vederci chiaro sulla questione delle consulenze attribuite dalla direzione generale dell’Asp 7 di Ragusa. E per questo motivo, prima firmataria la senatrice Venera Padua, hanno presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nell’atto ispettivo è evidenziato che l’azienda sanitaria provinciale di Ragusa, ente tra i più piccoli della Regione, nel corso dell’anno 2015 si è avvalsa

del contributo di 337 consulenti mentre nel medesimo anno l’azienda sanitaria di Palermo, nonostante si rivolga ad un bacino di utenti ben maggiore di quello dell’ente che opera nel territorio ibleo, ne ha coinvolti solamente 5. Ecco perché gli undici senatori chiedono al ministro se sia a conoscenza delle circostanze in questione e quali siano le sue valutazioni al riguardo. E, ancora, se ritenga opportuno fornire i numeri e i dati disaggregati relativi alla tipologia delle consulenze e collaborazioni di cui si è avvalsa l’Asp 7 nel corso del 2015. Ma c’è di più. Gli undici senatori chiedono al ministro se “non ritenga di dover verificare, nell’ambito delle proprie competenze e in accordo con le amministrazioni locali interessate, l’opportunità di tale scelta, in termini costi-benefici, compiuta dall’amministrazione sanitaria ragusana”. Nell’interrogazione si fa riferimento, poi, alle conclusioni a cui sono giunte le sezioni unite per la Regione Sicilia della Corte dei Conti in cui si specifica che, su un totale di 18 enti del Servizio sanitario regionale, 5 di essi hanno chiuso “con una perdita rispetto al risultato negoziato, che contemplava per tutti il raggiungimento del pareggio di bilancio”. Tra questi l’Asp di Ragusa è l’azienda che fa registrare una tra le peggiori performances. “Chiediamo che il ministro della Salute – dice la senatrice Padua – possa fornirci dei chiarimenti su questa vicenda proprio alla luce dei rilievi della Corte dei Conti. Attendiamo la risposta scritta per valutare il tenore delle spiegazioni”.

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