POZZALLO. PRESENTATO IL LIBRO “MARE ROTTO” DI MICHELE GIARDINA

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Presentato ieri sera a Pozzallo, nella splendida cornice di Villa Anna, “Mare Rotto” di Michele Giardina, pubblicato da Armando Editore. Il coro Polaris Pozzallo, diretto dalla maestra Grazia Colombo, le letture di Daniele Voi, i saluti del presidente dell’associazione provinciale “Confronto”, Enzo Cavallo, Nino Caldarella, patron di Villa Anna, del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, del presidente del Consiglio comunale, Antonio Zocco Pisana, dell’assessore alla Cultura Mara Aldrighetti, dell’Editore Armando Siciliano, la testimonianza dell’on. Natalino Amodeo, la relazione di Domenico Pisana, l’intervento

dell’autore, hanno conferito colore e spessore all’importante evento culturale impreziosito della straordinaria presenza di un pubblico numeroso, attento e positivamente coinvolto.
Centinaia i commenti in rete sulla manifestazione patrocinata dall’associazione “Confronto”, condotta con brio ed eleganza dal giornalista Michelangelo Barbagallo.
Ricca di contenuti storici, spunti autobiografici toccanti, riflessioni sull’autore del testo, sui valori dell’amicizia, del dialogo e del confronto, sulla necessità di imboccare percorsi nuovi e diversi, come quelli tracciati nel libro, rispetto al cedimento ideologico-strutturale dei partiti e della politica, la testimonianza di Natalino Amodeo, sottolineata da lunghi applausi.
“Indignato ed anche “incazzato” – dice nel corso del suo eccellente intervento Domenico Pisana che è anche l’autore della prefazione – Michele Giardina ha un modo di “raccontare aperto” che si snoda come “ermeneutica critica della società del nostro tempo a livello socio-politico ed etico, al fine di far risaltare lo sfaldamento valoriale dominante, con una “prosa realistica” e di denuncia, atteso che l’autore è uno cui piace “stare in mezzo alle cose che succedono”, per usare un’espressione di Calvino”.
Il messaggio di “Mare Rotto”? “Recuperare in favore delle realtà locali la forza culturale e politica – afferma lo scrittore pozzallese a conclusione di un discorso chiaro, appassionato, limpido e senza fronzoli – per incidere fortemente sulle decisioni che vengono assunte nei Palazzi di Roma e Palermo”.

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