Accusato di usura ed estorsione. Ragusa, si attenua la posizione: ammesso ai domiciliari

tribunale

Arresti domiciliari per il pensionato 69enne Domenico Caggegi, arrestato qualche giorno fa per usura ed estorsione: quest’ultima accusa è però nel frattempo caduta in quanto il tribunale della libertà di Catania ha ritenuto troppo vaghe in tal senso le dichiarazioni rese da un commerciante,

ovvero l’accusatore del 69enne. I giudici del riesame hanno quindi annullato l’ordinanza del gip di Ragusa, disponendo la scarcerazione e la conseguente misura degli arresti domiciliari per il solo reato di usura, accogliendo le richieste del difensore di fiducia Maria Carmela Manenti, che, peraltro, giudicava il regime carcerario incompatibile con le condizioni di salute del proprio assistito. L’avvocato aveva presentato anche una perizia medica a sostegno della sua tesi. L’uomo era stato arrestato mentre riceveva una busta contenente 400 euro dal commerciante. Caggegi ha sempre respinto con forza le accuse del commerciante, che, stando a quanto emerso dalle indagini, si era di recente fatto prestare 13 mila euro dallo stesso Caggegi, da restituire in rate mensili. Il commerciante avrebbe altresì consegnato a Caggegi un rolex e un televisore, a titolo di acconto sul prestito percepito. In casa del pensionato in effetti gli investigatori hanno trovato i due oggetti, assieme a 7 assegni per complessivi 28 mila euro che portano le firme di altri soggetti. Il commerciante aveva già chiesto in prestito 60 mila euro a Caggegi nel 2008, restituendone solo una parte.

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