Si dimezza il personale della Servizi per Modica. Interrogazione di Ivana Castello(Pd)

ivana castello

Il personale della Servizi per Modica sta per essere quasi dimezzato e, secondo quanto denuncia il consigliere comunale del Pd, Ivana Castello, senza che sia stato compiuto un adeguato esame della sua situazione. Mediante un’interrogazione l’esponente di opposizione chiede che il “disegno”

sia portato in Consiglio comunale e adeguatamente sviscerato. “Non si possono improntare decisioni che riguardano e sommuovono la stabilità delle famiglie”. Ecco il contenuto dell’interrogazione.
“Il dott. Antonio Guastella, presidente della Spm, ha inviato alle rappresentanze sindacali aziendali una lettera con cui comunica l’intenzione di voler avviare la procedura di mobilità per ridurre il personale occupato del 39,6%, pari a 32,75 unità full time equivalenti (pag. 1).
Afferma che il processo non è più procrastinabile per le perdite ripetutesi e, specificatamente, per la perdita di 687.233,00 euro registrata nel 2015. Lo squilibrio si imputa ad eccesso di personale il quale percepirebbe lo stipendio ma non compenserebbe, per varie ragioni, quanto riceve con quanto dà in prestazione lavorativa.
Nella lettera si adotta un modo di ragionare per parecchi versi contestabile. Sopratutto perché si ignora la storia delle assunzioni, gli obiettivi che si perseguivano, e le ragioni per cui non sono stati perseguiti; ma anche perché si omette l’esame di alcune scelte compiute dalla Amministrazione che il sindaco Abbate dirige.
Quando si assumono decisioni che fanno venir meno il pane alle famiglie, è necessario, quanto meno, analizzare a 360 gradi ogni situazione per trovare soluzioni adeguate alla delicatezza del problema. Badi che non sto trascendendo nel politicume che ha caratterizzato e caratterizza le amministrazioni locali; sto solo dicendo che non possono licenziarsi padri e madri di famiglia con un’analisi come quella compiuta dal dottore Guastella.
In che consiste quest’analisi glielo dico con due o tre spezzoni della stessa lettera:

«In riferimento a quanto in oggetto Vi comunichiamo che la scrivente società servizi per Modica (…) evidenzia una condizione di personale in esubero in conseguenza dell’aggravamento delle condizioni aziendali ed alle necessarie quanto indispensabili azioni di risanamento da avviare» (pag. 1)

«I motivi che determinano la situazione di esubero delle già indicate n. 32,75 unità full time equivalenti sono conseguenti alla perdita registrata nell’anno 2015 come da bilancio in corso di approvazione per un importo di   687.233 euro, registrando una condizione di disequilibrio tra la struttura dei costi fissi, di cui la voce del personale rappresenta una componente predominante pari a  2.229.724 euro (praticamente corrispondente ai ricavi dell’anno pari a 2.244.341 euro) ed i ricavi».

«La società ritiene, d’altronde, che non sussistano nel medio periodo le condizioni per l’adozione di misure tali da porre rimedio a tale situazione, ed evitare -in tutto od in parte- la dichiarazione di presenza di esuberi.»

Come si può constatare, manca una analisi della situazione economica della società, sia settoriale che generale, e si parte direttamente dalle conclusioni: c’è esubero di personale e occorre farne fuori, in qualche modo, una parte. La parte si calcola intorno al 40%. Su 98 occupati se ne debbono far fuori, per esser precisi, 39
Ora mi domando e domando in particolar modo al Sindaco: lei ha voluto un consulente sul depuratore; il dottor Guastella se n’è nominato un altro; ab origine è stata nominata la dottoressa Rizza e le si è montato anche un laboratorio praticamente inutile; i conti li tiene un commercialista che, ritengo, debba essere pagato: è stato tenuto conto di queste spese e delle stesse spese che comporta l’incarico di presidente della SpM? Il presidente di questa società non potrebbe essere un impiegato del Comune a cui spetti solo una più modesta indennità di carica e faccia pure da direttore del depuratore?
Si è pensato a tutti gli incarichi esterni attribuiti dal Comune, come scerbature e manutenzioni, che avrebbero potuto essere attribuite alla Spm in modo da occuparne il personale? Che senso ha lasciare disoccupato il personale Spm e attribuire incarichi di lavoro a ditte esterne? Glielo dico io. Ha il senso di porre le basi per mandare a casa il personale della Società. Debbo osservare che, in questo settore, la gestione economica dell’ente pubblico confligge con l’interesse a far campagna elettorale. Diciamolo chiaramente: il risultato economico negativo è innegabile ma a determinarlo sono state le stesse scelte dell’Amministrazione. Questo è un costrutto logico, ma ho visto persone della SpM lavorare alacremente in pomeriggi assolati senza darsi un minuto di tregua. La gente vuole lavorare. Non è vero il contrario. Salve le debite eccezioni.
Quanto detto vale pure per il servizio scolastico esternalizzato in parte, voluto da lei immediatamente dopo l’insediamento.
Qui, carissimo signor sindaco, siamo in presenza di una perdita annuale di quasi 700.000 euro verificatasi in costanza di una politica clientelare che vede, da un lato, il personale SpM inutilizzato e dall’altro, scerbature, scuolabus e manutenzioni varie esternalizzate. Nella somma così calcolata, sono compresi certamente i pagamenti del personale di nuovo incarico per consulenze, contabilità, difesa giudiziaria, il presidente della società e quant’altro. Prima di procedere ad un, dico un solo licenziamento, occorre conoscere quali altri cespiti di spesa si possono comprimere senza produrre danni a chicchessìa. Cespiti di spesa a fini esclusivamente elettorali.
In tema di servizio idrico, ad esempio, sono tre anni che il sindaco notifica i consumi idrici calcolati, dice lui, in base ai consumi storici, adducendo che letturisti non ce ne sono e non possono compiere il servizio. Ora nella lista dei possibili licenziamenti ce ne sono sette. Ma questi letturisti sono necessari o sono solo un intralcio alla pratica di inviare bollette idriche con somme stabilite a caso? Dico a caso, ma non sono del tutto a caso: sono notificate nel convincimento che un certo numero di persone pagherà un surplus illegittimo e il sindaco incamererà somme che potrà destinare al suo governo della rielezione. Perché il sindaco governa non il Comune per dar servizi, ma per essere rieletto. Il governo della città, quello che si dice governo in senso etimologico, a Modica negli ultimi tre anni non è mai stato sfiorato. Forse non si conosce.
Nella lettera d’intenti Guastella afferma che il depuratore possa funzionare con due sole unità full time. E’ sicuro di quello che afferma? Lei, signor sindaco, ha mai letto le leggi e il contratto collettivo nazionale in materia?
Alla luce di queste semplicissime ma solo indicative segnalazioni, Vi prego di convocare, immediatamente, un apposito Consiglio comunale per sottoporre a tutti i consiglieri quanto si sta per fare, con innegabile leggerezza, in danno dei lavoratori della SpM. Prego anche il Presidente del Consiglio comunale di riflettere su quanto qui scritto e di fissare al più presto una specifica seduta consiliare”.

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