È in arrivo a Pozzallo la nave della Marina Militare britannica Enterprise con a bordo 257 migranti ed un cadavere. È il secondo sbarco con un migrante morto nel giro di tre giorni nel porto, che non ha una cella frigorifera adeguata per contenere più salme. L’ultimo cadavere è stato trasferito nel cimitero di Ispica.
Pochi giorni fa sempre a Pozzallo sono stati fermati 5 presunti scafisti egiziani coinvolti nello sbarco di altri 221 migranti. Secondo una prima indagine della polizia a bordo ognuno di loro aveva un compito: quello di comandante, di addetti ai motori e vivandieri. Il viaggio è iniziato ben 11 giorni prima ma, dopo 7 giorni il cibo e l’acqua scarseggiavano quindi i più vicini al comandante riuscivano a prendere qualcosa, gli altri soffrivano la fame.
Tra i migranti che hanno patito la fame e la sete anche un giovane sudanese che è morto due giorni prima che un pattugliatore maltese salvasse gli extracomunitari. Il medico legale ha constatato che il giovane è morto per cause naturali. Ma ai presunti scafisti è stato contestato il decesso del sudanese, oltre a reato d’immigrazione clandestina.