Pozzallo. Illegittima la Tari 2014 del Comune, la Commissione provinciale tributaria ha accolto il ricorso di un associato Ascom

manenti ascom

La Tari 2014 del Comune di Pozzallo è illegittima. Con la sentenza n. 1292 dello scorso 26 luglio la Commissione tributaria provinciale di Ragusa ha accolto il ricorso presentato da un associato dell’Ascom contro una cartella esattoriale, con la quale Riscossione Sicilia pretendeva il pagamento della tariffa rifiuti relativa all’anno 2014 per conto del Comune di Pozzallo. Il ricorso – predisposto dal difensore del contribuente e dell’associazione, Luisa D’Urso, con l’assistenza, quanto ai profili contabili e di analisi di bilanci, Giovanni Modica – aveva denunziato vari profili di illegittimità della pretesa tributaria

avanzata dall’ente locale: da un indiscriminato aumento dei costi ribaltati sui cittadini, a incompetenze varie nell’adozione degli atti sottostanti; mettendo in rilievo come la famiglia o il commerciante, che avessero deciso di stabilirsi nel predetto Comune, avrebbero dovuto ingiustamente subire un prelievo in misura ben maggiore rispetto a quanto avviene nei Comuni limitrofi (e nella gran parte dei Comuni italiani). Il giudice tributario, assorbite tutte le altre doglianze, ha ritenuto che il Comune di Pozzallo, prima di formare i ruoli e di inviare la cartella di pagamento ai propri contribuenti, avrebbe dovuto adottare gli atti propedeutici, da notificare ritualmente. Ed infatti la nuova Tari ha presupposti in parte non coincidenti con la preesistente Tarsu. La prima, in particolare, impone di inserire l’immobile di ogni contribuente e le relative pertinenze (nonché l’attività in essi esercitata, se si tratta di utenze non domestiche) in specifiche categorie previste con decreto ministeriale e tale operazione avrebbe dovuto essere compiuta nel contraddittorio con la parte colpita dal prelievo tributario. “L’ente impositore, invece – chiarisce il difensore del contribuente e dell’associazione – ha provveduto in modo del tutto unilaterale, richiedendo il pagamento di somme assai superiori rispetto agli anni passati, senza che gli utenti potessero adeguatamente comprenderne la ragione, dato che la cartella di pagamento (non preceduta, come detto, da alcun previo atto) si limita a indicare l’importo finale (che sarebbe) dovuto, senza consentire di risalire compiutamente alle modalità di determinazione dello stesso e, quindi, di controllarle. Tanto basta – a dire del competente giudice tributario – per rendere le richieste di pagamento del Comune per Tari 2014 illegittime”. “E’ un nuovo successo – dice il presidente sezionale Gianluca Manenti – conseguito dall’Ascom in materia di tassa sui rifiuti sul territorio comunale di Pozzallo. Un successo ottenuto dopo quello già registrato qualche anno addietro, quando il Tar di Catania aveva dichiarato l’illegittimità della Tarsu approvata dal Comune per l’anno 2013 proprio su ricorso presentato dall’associazione. L’Ascom invita i contribuenti, privati e non, a porre sotto attenzione le richieste provenienti dal Comune prima di pagare. Per ogni chiarimento, rimaniamo a disposizione degli associati e dell’intera cittadinanza. Non ci vedevamo chiaro sin dall’inizio in questa vicenda. I confronti richiesti con il Comune non hanno sortito gli effetti sperati. E per questo motivo ci siamo rivolti alla magistratura tributaria che ci ha dato ragione”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa