Laboratorio 2.0 Ragusa: Gli “imprevisti” di Piccittopoli: Ragusa come nel Monopoli.

imprevisti

Durante la fase di esecuzione del progetto per la “Costruzione, manutenzione sistemazione di vie e piazze dell’importo complessivo di € 1.090.000,00 euro”, lavori con gara già espletata e già in corso, il Comune di Ragusa con una determina dirigenziale ha affidato un incarico di coordinatore per la sicurezza a valere sulla voce “imprevisti” del progetto stesso.

Abbiamo tutta una serie di domande, affermano dal Laboratorio Politico 2.0 Ragusa,  per le quali ci piacerebbe ricevere risposta: perché se la voce di spesa cui si attinge per conferire questo incarico fa parte del capitolato d’appalto è il Comune a occuparsene e non la ditta aggiudicataria? Quando mai è il Comune a pensare al coordinamento della sicurezza nei cantieri e non l’impresa già pagata per questo? E’ mai possibile che un’azienda che si aggiudica un appalto da un milione di euro e cocci non ha un responsabile per la sicurezza?Anche ammesso che si tratti di punto di competenza pubblica, perché, allora, questo lavoro non è stato affidato gratuitamente a una delle tante professionalità interne all’Ufficio Tecnico del Comune di Ragusa? Forse l’Ente pubblico ha libertà di utilizzo delle somme che spettano alla ditta?
Tutti quesiti che sappiamo non riceveranno attenzione, ma, forse, solo qualche comunicato stizzito per giustificarsi e confondere le acque citando leggi e normative. Il direttivo del Laboratorio politico 2.0, invece, si è fatto un’idea chiara sulla faccenda.
Ci sembra quasi che l’Amministrazione Piccitto, giocando a Monopoli, avesse pescato la carta: “Affida a un ingegnere a te amico un incarico di ‘Coordinatore della Sicurezza’ per oltre 11mila euro in un appalto di manutenzione delle strade già affidato a ditta esterna per più di un milione di euro”. Che fare? Niente, quando si gioca a Monopoli, magari si sbuffa un po’, ma poi si fa quel che c’è scritto nella carta. Solo che a Ragusa, a Piccittopoli, non ci sono i soldi finti e colorati, ma quelli veri che appartengono ai cittadini e amministrare non è un gioco, per niente.
Anzi, proseguono dal direttivo del Laboratorio politico 2.0, sembra quasi che questo “imprevisto” sia stato cercato apposta, che si tratti di un piano ben congegnato, sul filo della legalità, che ha il sapore dello “zuccherino” al cerchio magico pentastellato, molto al di là dell’opportunità e del pudore politico. Secondo noi sono state “riesumate” delle leggi per rendere giuridicamente possibile cose che, altrimenti, sarebbero state vietate, spacciando per una nuova opera quella che è solo una manutenzione. A noi risulta, infatti, che per le opere di cui parla il progetto, una semplice “ripavimentazione del sedime stradale”, sarebbe stato sufficiente conferire l’incarico allo stesso tecnico che ha redatto il progetto. Il committente può e non deve affidarsi a un esterno, si tratta di una precisa scelta politica, nella fattispecie inopportuna. Ma, forse, se a Monopoli almeno si rischia di finire in galera, a Piccittopoli tutto è permesso.

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