“CONFRONTO”, CAMERA DI COMMERCIO DI RAGUSA: DA RIVEDERE LE SCELTE DI ACCORPAMENTO

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Al di là di ogni valutazione, affrettata approssimativa e spesso strumentale, le Camere di Commercio, sono rimaste l’unico riferimento di coordinamento e di indirizzo economico dei territori ed in particolare delle aree a spiccata vocazione imprenditoriale quale è senz’altro quella Iblea. La riforma voluta col pretesto di far risparmiare qualche centinaio di euro l’anno alle imprese italiane (fra le più tartassate a livello comunitario ed internazionale), ha messo in ginocchio le varie Camere costrette ad attuare degli accorpamenti che allontanano sempre di più gli enti dai reali interessi e dalle crescenti esigenze dei territori, delle aziende e degli imprenditori. Confronto ha considerato, sin dal primo momento, la riforma del sistema Camerale un provvedimento estremamente penalizzante e mortificante per le imprese e per un ordinato sviluppo del territorio che, così, rischia di rimanere senza una strategia, senza una guida, tenuto conto anche dell’avventura inopinata soppressione delle Province. Se è vero che il sistema camerale mostrava dei limiti e necessitava di una riorganizzazione per aprirlo ulteriormente alle imprese ed agli imprenditori, è altrettanto vero che la scelta fatta di soffocarne la vita e la gestione compromettendone il futuro è una scelta veramente infelice. Passata la riforma, ai territori viene chiesto di applicarla in relazione agli interessi locali.
L’associazione “Confronto”, tenuto conto dei particolari e non trascurabili interessi dell’area Iblea, ha espresso serie perplessità circa il già deliberato accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa a quella di Catania e a quella di Siracusa. Una scelta che pone l’area Iblea, da tutti considerata isola nell’isola, in una mortificante posizione di marginalità gestionale delle imprese del territorio i cui interessi risulterebbero surclassati da quelli della vastissima e dispersiva area catanese : il tutto a discapito della vocazione produttiva, spiccata sia sul piano della quantità che della qualità delle produzioni, oltre che della avanzata organizzazione delle imprese dei vari comparti, e dell’intera classe imprenditoriale Iblea.
Il Comitato Esecutivo dell’associazione ha per questo elaborato un documento che sarà sottoposto non solo al Consiglio Camerale della Camera di Commercio di Ragusa ma anche a tutte le Organizzazioni di Categoria e Sindacali ed alla intera Classe Dirigente (parlamentari, sindaci, consigli comunali, libero consorzio, ecc) per l’apertura di un dibattito sull’argomento finalizzato alla revoca della delibera con la quale è stato deciso l’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa a quelle di Catania e di Siracusa e per puntare alla fusione solo con quella aretusea: una soluzione possibile a seguito delle modifiche apportate dopo la decisione assunta dal Consiglio Camerale e soprattutto per la maggiore affinità fra le aree e la vocazione è la mentalità imprenditoriale dei relativi territori.

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