I fuochi d’artificio nonostante le vittime del terremoto. Modica, “non c’è più religione”

fuochi d'artificio a ragusa ibla x san giorgio

E’ proprio vero: non c’è più religione. A Modica si continua a fare uso dei fuochi d’artificio per le feste religiose nonostante l’Italia pianga circa trecento vittime per il terremoto della scorsa settimana, nonostante si facciano appelli per raccogliere fondi. Eppure la Parrocchia di San Massimiliano Kolbe, a Modica Alta,

domenica sera si è concessa questa “esplosione” di soldi(raccolti tra i fedeli e concessi dal Comune, ndr) generando il disgusto quasi generale della città. Perchè? Ce lo domandiamo, nonostante siamo convinti che quest’ articolo, per certi versi, sia impopolare. Era proprio indispensabile? Qualcuno dice che non sono i fuochi d’artificio a cambiare le cose, ciò che è stato è stato. E’ come quando, raggiunta una certa età della vita, usiamo dire “però dentro mi sento ancora giovane”. Può anche darsi che fuochi d’artificio o meno nulla cambierebbe nella tragedia, in questo caso causata dal sisma,  ma credo che il rispetto per chi soffre, almeno dalla comunità ecclesiastica ce lo si aspetti. Numerosissimi sono stati i post su questo sito contro l’utilizzo dei fuochi artificiali di domenica scorsa in occasione dei festeggiamenti di San Massimiliano Kolbe che abbiamo evitato di pubblicare perchè “arrabbiati”, “violenti” e talvolta anche inquietanti. Il sindaco, giustamente diciamo noi, sabato aveva sospeso tutte le manifestazioni ricreative organizzate dal Comune. I fuochi d’artificio a San Massimiliano Kolbe, evidentemente, per gli organizzatori erano necessari…Purtroppo dobbiamo, amaramente, prendere atto, che le parole del Santo Padre che siede a Roma sono aria fritta.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa