Trasferimento dei docenti. Si chiede un’equa distribuzione dei posti. La USR Sicilia deve dare risposte chiare e senza equivoci

Cgil

I docenti della ex Provincia di Ragusa non sono più disposti a subire atteggiamenti di disparità e non equitativi e chiedono ufficialmente quali provvedimenti voglia assumere l’USr Sicilia ( ufficio scolastico regionale per la Sicilia) per proteggere e poter assicurare un’equa distribuzione dei posti e un equo trattamento per i colleghi fuori sede.

La rivendicazione è posta in essere dalla segreteria provinciale della FLC Cgil di Ragusa, la quale valuta che l’ennesimo raggiro della scuola ragusana avviene alla fine di una lunga estate rovente che sicuramente il personale scolastico non dimenticherà mai !
Il subbuglio creato dal trasferimento dei docenti del Sud verso le regioni del Nord, che ha attirato l’attenzione dei
media e ha subito allarmato la politica italiana e siciliane e ha cercato di “mettere una toppa” sulla dolorosa faccenda “regalando” ai docenti siciliani 4.606 posti in deroga per poter accontentare almeno una parte dei docenti ( e dell’elettorato).
Le note n. 14790 dell’USR Sicilia del 10/08/2016 e l’ulteriore rettifica del 24/08/2016 attribuiscono alla provincia di Ragusa un numero di posti ( 74 cosi divisi: infanzia 24 + 24 h; primaria 38; secondaria di I grado 1 e 9 h e secondaria di II grado 13+6h ) esiguo sia per assicurare l’assegnazione provvisoria dei colleghi fuori sede ma soprattutto per poter garantire un adeguato diritto allo studio ai ragazzi disabili ( che come al solito nei pagano le conseguenze) garantito dalle legge 104/92.
L’ulteriore campagna pubblicitaria del governo Renzi è stata la proposta di far presentare una domanda di messa a disposizione per i colleghi che chiedono assegnazione provvisoria senza il titolo del sostegno per poter lavorare, in coda ai colleghi formati e già di ruolo, accantonando i posti anche per i colleghi provvisti di titolo delle GaE (graduatorie ad esaurimento) e delle graduatorie di istituto, senza assolutamente tener conto delle richiesta avanzate dalla nostra provincia che, negli anni, ha sempre subito la forte disparità di trattamento nell’assegnazione dei posti in deroga.
La proposta, semplice e logica, era quella di poter garantire la giusta formazione agli alunni disabili utilizzando i colleghi di ruolo delle provincie svantaggiate che avrebbero potuto presentare la messa a disposizione nelle provincie limitrofe.
Come è ben chiaro, i 1.927 posti di Palermo e i 1.159 posti di Catania.
Poi ancora i posti di Agrigento 300, Caltanissetta 155, Enna 73, Messina 249, Siracusa 310 e Trapani 342 fanno gola ai colleghi non provvisto di titolo che hanno chiesto di poter comunque assicurare un buon servizio ma che sarebbero stati scavalcati da quelli delle piccole province siciliane che ne avrebbero avuto più diritto!

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa