RISCHIO SISMICO E PREVENZIONE ED UTILIZZO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MODICA

tribunale modica

Convocato e presieduto da Enzo Galazzo si è riunito presso il comune di Modica il Comitato Pro-Tribunale “per riflettere sulle problematiche aperte dalla nota soppressione e dal conseguente accorpamento a Ragusa del locale Tribunale, segnatamente sul rischio sismico che grava sul nostro territorio. Ad imporre la riunione è stato l’attuale, devastante contesto che appena una settimana fa ha mietuto la vita di centinaia di cittadini ad Amatrice, ad Accumuli, ad Arquata e nelle loro frazioni. Ancora oggi, poco dopo le ore 13, una forte scossa è stata avvertita anche a Macerata”.

Presenti, tra gli altri, il Sindaco Ignazio Abbate, la Senatrice Venerina Padua e l’On.le Marialucia Lorefice.
Dopo ampio ed articolato dibattito, è stato deciso di inviare una lettera al Presidente del Tribunale di Ragusa e per conoscenza al Prefetto ed ai Parlamentari, nazionali e regionali della provincia, per rappresentare le preoccupazioni legate alla attuale allocazione del tribunale a dispetto del fatto che il Palazzo di Giustizia di Modica, in possesso dei requisiti di legge e rispondente alle esigenze imposte in materia di staticità antisismica.
“A fronte del tragico evento – è stato scritto – e delle lezioni inferte dai disastri del Belice (1968), del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), delle Marche e dell’Umbria (1997), del Molise (2002), dell’Emilia e dell’Aquila (2009) – i massimi rappresentanti delle istituzioni pubbliche hanno convenuto di avviare, finalmente, una seria politica di messa in sicurezza dei territori impegnando il loro ruolo e la loro parola, levando cori di richiamo alla prevenzione perché siffatte gravissime tragedie non abbiano più a ripetersi. Orbene, non possiamo non accorgerci che il nostro territorio è esposto, più di altri, ad eventi sismici non meno gravi di quelli che hanno spazzato via interi Comuni. Non possiamo fingere di non conoscere la estrema fragilità e del respiro affannoso della terra sulla quale poggiano le nostre costruzioni. Và pertanto esercitata ogni utile iniziativa per scongiurare le probabili, tragiche conseguenze per le centinaia di utenti che, quotidianamente, accedono al palazzo di giustizia di Ragusa, inadeguato ed esposto a crisi strutturale e ancor più il paradosso dell’abbandono della struttura giudiziaria di Modica, antisismica, inaugurata appena nel 2004 con il trasferimento di tutti i suoi affari (assieme a quelli della sezione staccata di Vittoria) a Ragusa. Si deve finalmente comprendere che prevenzione e buon senso debbono camminare di pari passo e che doverosi interventi correttivi delle scelte amministrative sin qui adottate sono ineluttabili oltre che improcrastinabili”. “Il Comitato – prosegue la lettera – auspica che l’attuale generazione iblea, e quelle future, non abbiano a vivere catastrofi quali quelle che, ciclicamente, gli organi di informazione impongono alla nostra attenzione. Auspica che, calato il sipario dell’emergenza, si dia rapidamente corso, con coerenza, ai conclamati atti di prevenzione assumendo iniziative che consentano l’immediato utilizzo del Palazzo di Giustizia di Modica. Se la messa in sicurezza dei territori richiede tempi lunghi e l’assunzione di costi ingenti, il mancato utilizzo di strutture giudiziarie antisismiche, già pronte e finalizzate a tale destinazione, sarebbe incomprensibile, se non moralmente delittuoso”. “Su tali premesse – conclude la lettera – si confida in una autorevole iniziativa perchè il Governo nazionale adotti, in coerenza con le dichiarazioni di queste ore dei suoi massimi rappresentanti, atti urgenti e conseguenti”.

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