I CONSIGLIERI GRILLINI, I GETTONI DI PRESENZA E LA FREGOLA DI RIVERSARE ADDOSSO ALLA MINORANZA LE PROPRIE RESPONSABILITA’: D’ASTA E CHIAVOLA (PD RAGUSA) NON CI STANNO

Mario D'Asta e Mario Chiavola

“Se bastasse rinunciare ai gettoni di presenza per risolvere la situazione di ingovernabilità del Consiglio comunale, saremmo ben lieti di farlo da qui sino alla fine della legislatura. Il problema, purtroppo, è che il Movimento Cinque Stelle, a poco meno di due anni dalla conclusione di questa infausta esperienza, sembra avere toccato il fondo. E vuole addossare ad altri, nella fattispecie le opposizioni, responsabilità che sono proprie.

I Cinque Stelle dimenticano che sono stati loro a vincere le elezioni e che hanno tutto il diritto-dovere di governare. Non lo sanno fare? Bene. Liberino la città dalla loro ingombrante e deludente presenza e ridiano la voce agli elettori ragusani”. I consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario D’Asta, capogruppo, e Mario Chiavola replicano in questi termini alla nota falsamente polemica della maggioranza che cerca di ribaltare sull’opposizione responsabilità che sono proprie del Movimento Cinque Stelle. “Ci attendevamo – dicono i due rappresentanti dem – che dopo la pausa estiva le idee, in seno alla maggioranza, fossero molto più chiare, che alcune divergenze fossero state appianate, che tutte le tensioni a cui eravamo abituati se non sparite almeno fossero state attenuate. E, invece, nulla di tutto questo. Anzi, tutto peggio di prima e già alla prima seduta hanno dimostrato di non avere risolto affatto alcun contrasto. Addirittura non hanno avuto il garbo istituzionale di accogliere nella maniera dovuta la compagna di movimento, la neoconsigliera Maria Rosa Marabita, a cui auguriamo buon lavoro, subentrata al posto del dimissionario Salvo Dipasquale. Insomma, un vero e proprio disastro politico. E i grillini, piuttosto che cospargersi il capo di cenere, cosa fanno? Se la prendono con l’opposizione perché non garantirebbe il numero legale. E deciso, con la solita mossa propagandistica e demagogica che ormai non incanta più nessuno, di non percepire il gettone di presenza di sedute andate a vuoto per loro unica responsabilità. Insomma, siamo davvero al paradosso. Avevamo chiarito in tempi non sospetti che, con tali chiari di luna, la città sarebbe stata ingovernabile. E, purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione. In Consiglio comunale non si può più lavorare con la stessa solerzia di un tempo. Quella grillina è diventata, ormai, un’armata Brancaleone che cerca di riparare il sole con la mano. La maggioranza è in rotta completa. E nessuno sa se e quando riuscirà a riparare queste persistenti defaillance. Insomma, una Caporetto per l’Amministrazione a Cinque Stelle che sa di non potere più contare su numeri certi in Aula. Si naviga a vista con la povera città di Ragusa che non sa più cos’altro vedere. Purtroppo, la Politica, quella con la P maiscuola, è una materia che non s’improvvisa. I grillini lo hanno capito troppo tardi. Solo che a farne le spese, adesso, sono tutti i ragusani”.

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