Ragusa, Artisti di strada, presentata dai Consiglieri Migliore e Nicita (Lab 2.0) una proposta di regolamento

Dopo i fatti che due settimane fa hanno agitato una sera a Marina di Ragusa, dove degli agenti della Polizia Municipale hanno chiesto a un busker di esibire “l’autorizzazione necessaria” a intrattenere il pubblico, i Consiglieri comunali del Laboratorio politico 2.0, Sonia Migliore e Manuela Nicita, hanno presentato una proposta di regolamento comunale per gli artisti di strada.

“Innanzitutto – commentano Migliore e Nicita – è incredibile che la città di Ragusa, amica dei buskers e che ospita ogni anno da oltre 20 edizioni nel quartiere barocco una festa a loro dedicata, sia priva di un regolamento capace di normare la presenza di questi talentuosi personaggi sul territorio comunale. E proprio da questa carenza normativa locale (giacché la legge nazionale sia sufficientemente chiara in materia specificando che non necessitano di autorizzazioni di nessun tipo) è emerso il problema che ha visto protagonisti la Polizia Municipale e un artista di strada un paio di settimane fa a Marina di Ragusa”.
“Abbiamo deciso di proporre al vaglio dell’intero Consiglio comunale, dunque – spiegano i due consiglieri – una proposta di regolamento che fornisca all’Amministrazione, ai Vigili Urbani e alla città tutta gli strumenti necessari per affrontare la materia. Nel testo che abbiamo presentato viene spiegato chi è il busker, quali sono le caratteristiche che lo distinguono dagli altri artisti e come mai, per le loro esibizioni, non sono previsti gli stessi obblighi di legge che si applicano in altri contesti. Le maggiori diversità sono: l’estemporaneità dello spettacolo, l’assenza di un pubblico a sbigliettamento e la mancanza di strutture necessarie alla realizzazione dell’intrattenimento. Un artista di strada non è obbligato a esibirsi da nessun contratto o da un appuntamento in un evento o per chissà quale accordo programmato: se ha voglia di improvvisare uno spettacolino lo fa, altrimenti no; i guadagni sono legati alla libera offerta dello spettatore tramite il caratteristico passaggio del cappello e, raramente, l’artista occupa suolo pubblico in modo fisso o tale da creare un qualche intralcio”.
“La cosa fondamentale, nel regolamento – sottolineano – è che l’artista di strada, proprio per le caratteristiche sopra indicate, non deve chiedere nessuna autorizzazione né deve comunicare alcunché al Comune, così come già definito dalla legge. Semplicemente si esibisce, se gli va. Certamente sono previsti dei limiti, per la maggior parte di buon senso come, ad esempio, il non intralciare il traffico o altre attività commerciali oppure, ancora, rispettare il decoro e la quiete urbana. Queste sono le uniche preoccupazioni cui il busker che intendesse esercitare a Ragusa dovrà porre attenzione, naturalmente, se il regolamento sarà approvato dal Consiglio comunale. Inoltre, nel testo, è prevista la possibilità per l’Amministrazione di andare in deroga al regolamento stesso nel caso si rendesse necessario un divieto straordinario in occasioni particolari”.
“La comunità degli artisti di strada – concludono – è composta da persone molto accorte da questo punto di vista ed è loro buona norma documentarsi bene su cosa è possibile o non è possibile fare in un territorio, per questo è necessario un regolamento. Tra l’altro, tutt’ora, la sua assenza mette seriamente in difficoltà sia il corpo di polizia locale che è deputato a fare i controlli che l’Amministrazione comunale, soprattutto per l’inesperienza e poca competenza di quest’ultima. Non a caso un altro aspetto che ci ha stupiti dell’episodio di cui sopra è stato vedere, due giorni dopo, un’autorizzazione, non necessaria, rilasciata all’artista a firma del vice sindaco perché, anche ammesso che il nulla osta fosse debito, l’atto avrebbe dovuto esitarlo un dirigente e non certo un membro di Giunta”.

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