Malasanità. Ragusa, chiesta condanna a sette anni e otto mesi per l’ex primario Ignazio Civello

massimo civello

La pubblica accusa ha chiesto una condanna a sette anni e otto mesi di reclusione per l’ex primario della Chirurgia dell’Ospedale Civile di Ragusa, Ignazio Civello. E’ stato il pubblico ministero, Marco Rota, a conclusione della sua requisitoria, ad avanzare questa richiesta cui si è aggiunta anche quella dell’altro medico coinvolto, Rosario Carestia. Ha chiesto, invece, l’assoluzione per Vincenzo Antonacci.

Il Tribunale di Ragusa, com’è noto, in precedenza, aveva ammesso la costituzione di parte civile di Confconsumatori. Il procedimento penale sè nato in seguito alle indagini che hanno avuto avvio nel 2009 nei confronti del dottore Ignazio Civello, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Ragusa, e di altri medici e professionisti. Tra i fatti contestati e per cui si procede c’è, ad esempio, quello di avere spinto, abusando della propria qualità di pubblico ufficiale, i pazienti a scegliere, per l’esecuzione di un intervento chirurgico, il regime a pagamento di ALPI (Attività Libero Professionale Intramoenia).

Ora toccherà proprio alle parti civili e poi ci saranno le arringhe della difesa. La sentenza dovrebbe arrivare il prossimo 5 ottobre.

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