Cgil Ragusa. Lo Sportello di Ascolto Attivo contesta nel merito la campagna sul “Fertility Day”

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Gli operatori dello Sportello Ascolto Attivo in CGIL di Ragusa, attraverso la presidente Giovanna Tarascio, entrano nel merito della campagna lanciata oggi sul “Fertility Day”. Ci si chiede, infatti, come può il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in veste di donna, promuovere una giornata nazionale di informazione su maternità e paternità lanciando lo slogan, “la fertilità bene comune” che risulta incredibilmente lesivo nella definizione temporale parlando peraltro, a chiare lettere, di “fertilità anagrafica” rivolgendosi ai giovani.

“Lo slogan evidenzia, commenta Giovanna Tarascio, il più squallido disperato tentativo politico di incrementare le nascite in un periodo storico che segna l’epilogo di una crisi economica anche attraverso il calo demografico.
Che tali asserzioni li faccia una donna e ancor di più Ministro della Salute lascia riflettere e ci preoccupa al contempo. C’è da chiedersi: come può proprio una “lei”, Ministro della Sanità usare il corpo delle donne come strumento economico? A tal proposito abbiamo ritenuto opportuno raccogliere alcune testimonianze dirette di donne che avendo certamente un cuore più fecondo dell’utero hanno avuto la fortuna di vivere la genitorialità attraverso l’adozione e hanno, a volte, dovuto fare i conti con schemi sociali razzisti.
Lo Sportello di Ascolto Attivo ha accolto anche quanti attraverso colloqui di aiuto hanno superato il dramma del “mono – genitore” scoprendo che il ruolo di maternità o paternità non è dato solo dall’incontro di un ovulo con uno spermatozoo ma dal senso più alto di responsabilità genitoriale, donne spesso padri o padri spesso anche in veste di madri. La fertilità sta nel cuore tanto quanto la genitorialità, senza limite di tempo”.

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