M5S Modica. La soppressione delle attività integrative e del doposcuola, una sconfitta per la cultura, il sociale e la città!

logom5snuovo

La soppressione, di fatto, delle attività integrative e del doposcuola, da parte della giunta Abbate, rappresenta una sconfitta per la cultura, per il sociale e per la città tutta, insomma non ci guadagna proprio nessuno, o almeno così sembra. La cosa che ci preme rilevare, affermano dal Movimento Cinque Stelle modicano, è che delle decisioni così importanti per la città, dove sono coinvolti migliaia di alunni con le rispettive famiglie e decine di insegnanti,

non è giusto che vengano assunte unilateralmente da chi, detenendo una semplice delega, è convinto di poter fare il bello e il cattivo tempo a scapito di chi non ha la possibilità di difendersi o i mezzi per contrastare determinati diktat, poiché di questo si tratta. Riteniamo, invece, che certe scelte così importanti vadano prese dopo una seria concertazione con tutte le parti in causa, dove ognuno ha la possibilità di fare la sua proposta e magari giungere insieme ad una decisione e un progetto più condivisi possibili. Cosa che non è affatto successa in questa triste vicenda, dove in un primo momento neanche i sindacati sono stati coinvolti. Insomma, le solite decisioni radicali, così come successo in altri casi e alle quali ci ha, ormai, abituati questa amministrazione comunale. Forse il sindaco ha dimenticato che rappresenta i cittadini e in quanto rappresentante di tutti i cittadini deve cercare di interpretare il pensiero comune e fare, sempre e in primo luogo, il bene della città. Giunti a questo punto, proseguono nella nota dal gruppo del Movimento Cinque Stelle di Modica, auspichiamo che una tale importante questione, che coinvolge diverse centinaia di famiglie modicane, venga affrontata e discussa pubblicamente, magari in un civico consesso aperto a tutti, dove i genitori dei bambini coinvolti, gli insegnanti, i cittadini e tutti i rappresentanti le varie istituzioni, abbiano la possibilità di confrontarsi democraticamente in un luogo istituzionalmente adatto, dove la democrazia ha, o almeno dovrebbe avere, la sua massima espressione. Certi che il presidente del consiglio comunale, saprà interpretare l’esigenza e il sentire diffuso di tantissimi cittadini, che anche sui social si sono organizzati a sostegno delle attività soppresse, invitiamo, sin d’ora tutti gli attori coinvolti a fare, ognuno, un passo indietro e trovare insieme la più consona e giusta soluzione a quella, unilateralmente già imposta da questa amministrazione comunale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa