Cgil, Trasporto studenti disabili. Manifestazione corteo a Ragusa e richiesta di incontro con il Prefetto. Il blocco non garantisce il diritto allo studio

foto disabili a scuola

Una manifestazione pubblica, utile a riattivare i servizi specialistici e di trasporto degli studenti disabili frequentanti le scuole medie superiori che non sono stati posti in essere dal Libero Consorzio comunale di Ragusa, è stata promossa dalla Segreteria confederale della Cgil di Ragusa, dalla F.P. Cgil di Ragusa, dal Forum del III settore di Ragusa, dal coordinamento Pro Diritti H di Ragusa e dal Movis.

All’iniziativa, che si terrà venerdì 30 Settembre alle 17.30 con partenza da Piazza Libertà, sono stati invitati a partecipare i Sindaci del Libero Consorzio comunale di Ragusa,il Commissario del Libero Consorzio comunale di Ragusa e i Parlamentari nazionali e regionali.
Anche se da qualche settimana sono iniziate le attività scolastiche, si rileva che la Regione siciliana ad oggi non ha individuato le risorse sufficienti per tali servizi nella mini finanziaria approvata nei giorni precedenti dall’Ars e che il Libero Consorzio non è nelle condizioni di garantire, con proprie risorse, la continuità di queste attività fino al prossimo 31dicembre 2016.
La manifestazione, che partirà da Piazza Libertà, si snoderà lungo alcune vie della città di Ragusa per concludersi davanti al Palazzo della Prefettura, con l’obbiettivo di essere ricevuti dal Prefetto di Ragusa, al fine di far giungere alle istituzioni sovraordinate le grave condizioni delle famiglie interessate i cui figli non stanno andando a scuola a causa del blocco del servizio.
Tale manifestazione è resa necessaria dal fatto che la proposta, che era stata formalizzata al Libero Consorzio, (quella cioè di avviare i servizi per un mese quale soluzione-ponte in attesa che si definissero i termini della mini-finanziaria regionale e gli strumenti individuati dallo stesso libero Consorzio per coprirne i costi), non ha trovato accoglimento, determinando la lesione piena di un diritto costituzionalmente garantito.

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