“Il nostro voto a favore per quanto riguarda il regolamento sulla raccolta differenziata a Ragusa, al di là del fatto che si trattava di un atto dovuto, su indicazione della Regione, deve essere letto come un atto di responsabilità, da un parte, e di coerenza dall’altro, non solo rispetto al voto positivo che abbiamo dato sul capitolato d’appalto della gara da 90 milioni di euro ma perché sposa alcuni principi e fatti di merito ormai non più procrastinabili,
tra tutti la riduzione del conferimento in discarica, l’aumento della stessa raccolta differenziata e la riduzione della Tari e ancor di più il concetto di rifiuto che diventa risorsa nell’ambito di un ragionamento innovativo e moderno di economia circolare. Tutto ciò non ci esime dall’avanzare una serie di critiche all’Amministrazione comunale anche su questo fronte, considerato che su tale partita, quella dell’igiene ambientale, si giocava una sfida che, così come aveva annunciato la Giunta grillina, avrebbe dovuto essere qualificante per la città. E ancora, a distanza di tre anni e passa, nonostante la nuova gara, vedremo gli effetti della stessa probabilmente a fine mandato elettorale. Con ricadute sulle spalle dei ragusani come il mancato aumento della differenziata, l’aumento consequenziale in discarica e l’aumento della Tari che insieme a tutte le altre tasse sta pesando parecchio sull’economia ragusana. E questo non può andare bene. Altro che incensare ad arte il lavoro dell’Amministrazione come stanno facendo i consiglieri grillini. Dovrebbero avere il coraggio di chiedere scusa ai ragusani per le loro inefficienze ed incompetenze”. Lo dicono i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo la seduta di ieri pomeriggio in Consiglio comunale in cui sono stati esitati i punti concernenti la gestione del servizio. “Una presa d’atto, come è stato specificato da più parti – proseguono D’Asta e Chiavola – anche se non si può fare a meno di considerare che la rilevanza politica della problematica, che investe da vicino tutti i cittadini, è di quelle che meritano la massima attenzione. Come Pd avremmo voluto maggiore polso decisionale da parte di una Amministrazione, quella pentastellata, che si vantava di qualificare la propria azione proprio in questo ambito. E invece, al di là dei tempi che si stanno perdendo per l’istruzione della gara attraverso l’Urega, la Giunta non è stata pronta, quando necessario, per espletare gli adempimenti necessari in breve volgere di tempo. Una situazione davvero spiacevole che ha finito con il ritardare l’adozione di provvedimenti che avrebbero potuto migliorare le percentuali della raccolta differenziata, che restano basse e ferme ormai da tre anni. Siamo convinti che si sarebbe potuto fare di più e meglio. E non va bene che la Giunta Piccitto e la maggioranza che la sostiene liquidino la questione, in maniera semplicistica, attribuendo la colpa sempre agli altri. Sarebbe stato opportuno raccogliere, in maniera proficua, tutti gli elementi necessari per dare delle risposte. E, invece, dopo tre anni e passa, siamo ancora qui ad interrogarci su cosa è meglio per ottimizzare la differenziata, ottimizzazione che non è ancora stata avviata”.