I LAVAGGI NASALI, UTILI ED EFFICACI? La rubrica del dottore Federico Mavilla

federico mavilla

Durante l’inverno frequentemente, le semplici malattie del raffreddamento, prima fra tutte il raffreddore, si ripetono anche una o più volte,anche nei soggetti sani, ovvero che non hanno problemi di infezioni respiratorie ricorrenti dovute a una specifica patologia.
Come trattarli?

In verità, possono essere trattate efficacemente con terapie nasali. Va precisato però che circa il 70-80% delle infezioni respiratorie sono di natura virale e questo significa che non esiste una terapia mirata al virus (come avviene invece nel caso dei batteri che vengono uccisi con un antibiotico), bensì terapie utili ad alleviare i sintomi respiratori che le accompagnano.
L’azione di sollievo è tanto più importante perché le prime vie aeree dell’apparato respiratorio svolgono comunemente una azione di difesa attraverso delle ciglia. Dal naso in giù, sono infatti presenti tanti piccoli ‘bastoncini’ che si muovono e battono dall’alto verso il basso per effettuare la pulizia del naso e dell’apparato respiratorio dalle secrezioni che normalmente si accumulano e che vengono prodotte naturalmente dal nostro corpo. Quando c’è un problema, come ad esempio un raffreddore e un virus, questa capacità di movimento delle ciglia e di pulizia è sensibilmente rallentata, ma l’uso di docce nasali, spray, instillazioni o lavaggi con sacche nasali, effettuati con particolari soluzioni, a seconda dell’età e della problematica, possono contribuire a ripristinare il normale equilibrio idroelettrolitico, richiamando la presenza di acqua, che rappresenta il motore per il buon funzionamento delle ciglia, dando anche sollievo alla respirazione.
In particolar modo, sono indicati dei piccoli lavaggi con delle pompette con una soluzione normosalina (composta da acqua e da una soluzione fisiologica con basse percentuali (0.9%) di cloruro di sodio utile a idratare le vie aeree), oppure si può ricorrere a qualche arma un po’ più efficace come i più tradizionali aerosol, smentendo la convinzione che facciano male perché smuovono il catarro (infatti se la tosse da secca diventa morbida e favorisce la discesa delle secrezioni è un benefico ‘effetto collaterale’); gli spray, bombolette senza gas propellente, che instillano una soluzione salina o ipertonica (con una componente di cloruro di sodio del 3%) con degli spruzzi in entrambe le narici i quali sono ripetibili 3-4 volte al giorno ed in particolare prima di andare a dormire; delle docce nasali, indicate nei casi più resistenti in cui può essere necessaria una pulizia più aggressiva, effettuate attraverso degli accessori montati sugli aerosol a compressori.
In ultimo è possibile fare dei lavaggi anche utilizzando delle sacche nasali vere e proprie, più efficaci ma più fastidiosi perché richiedono che la procedura venga fatta sul lavandino, in cui la soluzione salina o ipertonica, portata da un deflussore in una narice compie un lavaggio completo di entrambe le cavità nasali. Esistono anche dei preparati a cui viene aggiunto un piccolo quantitativo di acido ialuronico che si è dimostrato efficace nel dare sollievo alla mucosa nasale, alleviando cioè la possibile irritazione data dalla soluzione salina.
I lavaggi, in ogni loro forma e con soluzioni naturali, non presentano dunque controindicazioni e possono essere utilizzati tranquillamente in funzione dei sintomi delle banali infezioni, anche per lunghi periodi o più volte nel corso dell’inverno, perché non hanno effetti collaterali. In linea generale dunque i raffreddori, anche ricorrenti, non destano preoccupazioni fino al momento in cui non cominciano a fare la comparsa delle secrezioni giallastre, indice di una possibile infezione, che richiede l’impostazione di una terapia mirata o di eventuali esami diagnostici per evitare che il raffreddore si possa trasformare in sinusite o evolvere in qualche condizione più seria.

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