“I capricci del Presidente del Consiglio Comunale finiranno direttamente alla Corte dei Conti”. A dirlo sono i capigruppo di maggioranza “dopo l’ennesima trovata di una persona che si dimostra sempre più inadeguata a ricoprire un ruolo così importante”. Per i rappresentanti che sostengono il sindaco di Modica, Abbate, “nonostante l’impossibilità oggettiva ad essere presente(debitamente comunicata la scorsa settimana)
dell’Amministrazione e di tutta la maggioranza consiliare, per impegni istituzionali già assunti, il Presidente Garaffa, come di consueto, ha completamente ignorato le richieste ufficiali pervenutegli, procedendo ugualmente alla convocazione dei consigli comunali di giorno 10 e 12 ottobre. Tradotto significa sperpero di denaro pubblico senza uno scopo, visto che l’impossibilità di partecipare alle sedute consiliari era già stata comunicata con ampio anticipo, e tutto ciò accade proprio in un momento in cui si inneggia alla spending review. Da evidenziare che lo stesso consiglio era stato invece spostato da venerdi proprio a lunedi per ragioni politiche note solo a lui stesso. Garaffa deve capire che non ha in mano un giocattolino che può usare a suo piacimento, ma l’organo rappresentativo della Città di Modica. A questo punto, invieremo un dossier alla Corte dei Conti per sottolineare questa scelta incomprensibile, augurandoci che possa essere lui stesso a dover fornire spiegazioni nelle sedi opportune”.