Gli ex parlamentari ragusani Gianni Battaglia e Giorgio Chessari sono solidali con gli operatori stagionali della polizia locale di Ragusa Attilio Barrera, Stefano Lo Presti e Giuseppe Bagarella, che, per diversi giorni, hanno con tenacia, ma civilmente, protestato contro il Sindaco e l’Amministrazione comunale, in difesa del proprio lavoro.
“Dopo aver partecipato e vinto una pubblica selezione per esami, differentemente a quanto siamo costretti a registrare in questi ultimi anni, con assunzioni e/o consulenze fatte con procedure quantomeno discutibili, spesso in contrasto con la tanto decantata trasparenza e talvolta con la vigente normativa; dopo aver agito in giudizio per vedersi riconosciuto l’inserimento in graduatoria come i soli tre vincitori – ciò in quanto fosse del tutto evidente che era stata la Commissione ad errare nelle valutazioni e non loro negli elaborati – questi lavoratori di polizia locale, hanno ottenuto, solo ed esclusivamente, di prestare la loro attività lavorativa per pochissimi mesi.
Nessuna rilevanza può essere assegnata al dato che il bando era destinato alla formazione di una graduatoria per le esigenze stagionali, e quindi non solo estive, della Amministrazione, visto che se da quella graduatoria l’Amministrazione avesse attinto per ogni esigenza, i predetti tre lavoratori avrebbero cumulato una maggiore esperienza lavorativa in coerenza con la loro conclamata idoneità al ruolo.
Perché l’Amministrazione non ha mai chiamato prioritariamente, in tutti questi anni, i tre vigili urbani nei periodo natalizi, o per tutte le manifestazioni culturali, di spettacolo, religiose o altro e in tutti quei casi per i quali si è reso necessario incrementare la presenza della polizia municipale nel territorio?
Perché l’Amministrazione, invece di ricorrere PRIMA alla assunzione, a tempo determinato, dei tre vigili stagionali, riconoscendo e privilegiando la professionalità e l’idoneità accertata, ha preferito utilizzare per tutte le esigenze, “associazioni di volontariato”, a cui ha riconosciuto “discutibili rimborsi” in luogo del corrispettivo dovuto, come il cosiddetto “rimborso lavanderia”?
A queste legittime domande l’Amministrazione e il Sindaco non hanno mai risposto, evitando dapprima di incontrare i tre vigili stagionali e poi durante l’incontro assumendo atteggiamenti, linguaggio e comportamenti non consoni al rispetto dovuto ad ogni persona ed a chi lotta con dignità per affermare il diritto al lavoro, sancito dalla nostra Costituzione”.