Scoperta dalla Finanza e sequestrata una piantagione di marijuana nel vittoriese. Arrestati in quattro

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Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa, a conclusione di un’articolata attività info-investigativa, hanno individuato e sottoposto a sequestro, in Contrada Bonincontro nel vittoriese, una piantagione di “cannabis indica” costituita da circa 3.000 piante allo stato adulto ed in piena fioritura. L’attività d’indagine,

condotta da una task force costituita da investigatori delle Compagnie di Ragusa e di Vittoria, ha permesso di scoprire due serre collocate in una vasta area di oltre 10.000 mq, ben più grande di un campo da calcio, adibita formalmente a coltivazione di ortaggi che camuffavano e nascondevano una grossa piantagione di marijuana, costituita da piante aventi un’altezza media tra i 120 ed i 210 cm.

In particolare, i finanzieri, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio, hanno effettuato numerosi appostamenti nella zona, in quanto attratti da movimenti sospetti da parte di alcuni soggetti che, prima di accedere all’interno delle suddette serre, soprattutto nelle ore serali, effettuavano ripetute perlustrazioni del perimetro al fine di scongiurare la possibilità di essere scoperti.

Al momento dell’intervento, sono stati trovati sul posto, intenti alla potatura degli arbusti pienamente fioriti, quattro vittoriesi, tre dei quali con pregiudizi penali specifici, tutti tratti in arresto in flagranza di reato. Nell’area era presente anche un caseggiato rurale, all’interno del quale gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato centinaia di piante essiccate e pronte per la commercializzazione, nonché notevoli quantitativi di fertilizzanti, utilizzati per la fase di preparazione del terreno e per le successive cure delle piante.

I quattro responsabili sono stati tratti in arresto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del magistrato di turno, sono stati associati alla Casa Circondariale di Ragusa, in attesa di giudizio e rischiano una pena fino a 20 anni di reclusione.Da una prima stima, è stato appurato che dalle 3.000 piante sequestrate si sarebbe potuto produrre circa una tonnellata di marijuana, che, una volta immessa sul mercato, avrebbe prodotto un illecito profitto pari ad oltre un milione di euro.

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