Casa all’asta a Modica. Assolti i presunti usurai dei coniugi Sparacino-Bittordino. “Il fatto non sussiste”

giuseppe-pellegrino

Il Collegio Penale del Tribunale di Ragusa ha assolto con ampia formula due modicani accusati di usura nei confronti di due coniugi di Modica che in queste ultime settimane sono stati al centro dell’attenzione per via dello sfratto esecutivo dalla loro abitazione in Via Modica Sorda.

F.P. e S.P., difesi dagli avvocati Giuseppe Pellegrino e Tiziana Boscarino, secondo l’accusa avrebbero praticato prestiti ai due congiunti Rosaria Bittordino e Giuseppe Sparacino(costituiti nel procedimento parti civili con l’avvocato Piero Sabellini)a tassi ritenuti usurari. La vicenda era esplosa giacchè, dalle testimonianze delle presunte vittime, uno degli imputati aveva promosso un’azione di esecuzione immobiliare su un appartamento di proprietà dei coniugi modicani per recuperare le somme dovute.
Scattò l’indagine dalla quale emerse che i due imputati, in concorso tra loro, si sarebbero fatti consegnare tra il 5 febbraio e il 31 maggio 2008 cinque assegni dai due congiunti, per un valore complessivo di 24.800 euro. In particolare sarebbe stato il primo a percepire i titoli di credito dando in cambio la somma contante di dodicimila euro, dunque con interessi usurari assegni che poi sarebbero stati consegnati all’altro imputato per la successiva negoziazione. Nel corso del processo, i difensori hanno dimostrato che il primo assegno da novemila euro non fu posto all’incasso mentre un secondo era stato spiccato in favore di una terza persona estranea al processo. Dubbi sono stati sollevati anche sul critorerio di individuazione di 12 mila euro ricevuti in contanti dalle parti civili. Sono risultati, in sostanza, solo due dei cinque assegni azionati da S.P.. I magistrati hanno assolto i due imputati perchè il fatto non sussiste. L’accusa aveva chiesto la condanna per F.P. a due anni e due mesi di reclusione e seimila euro di multa, per S.P. un anno e sei mesi e quattromila euro di multa.

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