Pozzallo, va detto chiaro e forte, ha sempre fatto e sta facendo ancora oggi la sua parte nel gestire il flusso dei migranti e nell’assicurare al meglio l’accoglienza di chi, più sfortunato, è in cerca di una vita migliore e più dignitosa. La città è, infatti, uno dei pochi centri europei sede di hotspot, ha realizzato il progetto SPRAR ed ha visto la nascita di strutture di prima e di seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Pozzallo in questi anni, nel silenzio e senza clamori, ha dato il proprio contributo e sostegno all’accoglienza, facendo diventare la solidarietà uno dei principali tratti distintivi della sua identità.
Tuttavia è tempo di prendere atto che il fenomeno dell’immigrazione, nato e gestito sino ad oggi come un’emergenza, è oramai divenuto una costante e dolorosa problematica, un vero e proprio evento epocale, che vede centinaia di migliaia di persone fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla persecuzione.
Il PD ha sempre sostenuto che l’accoglienza non è una scelta ma un dovere e si è sempre impegnato in prima linea per assicurare ogni possibile sforzo in tal senso. Nel contempo, però, il PD ritiene che ogni singolo migrante vada richiamato al rispetto delle norme di civile convivenza della società in cui vive e da cui è stato accolto, affinché la solidarietà non porti con sé riflessi negativi sulla vita della città e dei suoi cittadini.
Proprio per questi motivi, la nostra città deve passare da una gestione emergenziale a una gestione consapevole e mirata del fenomeno, attraverso una programmazione che coinvolga le amministrazioni regionali e nazionali.
Oggi, infatti la questione, per le sue dimensioni, non può riguardare solo i comuni come Pozzallo che, per la propria posizione di frontiera, si occupano della prima urgente e fondamentale accoglienza, ma deve investire anche il governo e l’Europa, che deve provvedere a una nuova e più efficace politica di integrazione seria e pianificata, che preveda l’utilizzo di personale adeguato e dotato di competenze nel settore, di risorse strumentali e finanziarie proporzionate, di strutture efficienti e bene attrezzate.
Pozzallo ha fatto tutto il possibile, accogliendo negli ultimi anni migliaia di profughi, ma oggi tutto questo inizia a pesare come un macigno sulle spalle della città. E’ insomma necessario un cambio di passo, che consenta di contemperare l’accoglienza e la solidarietà con il normale vivere della città e con la vocazione turistica che l’ha sempre caratterizzata e che rappresenta certamente uno dei principali volani dell’economia cittadina.