Una situazione preoccupante quella che sta vivendo l’agricoltura siciliana. In particolare quella ragusana, provata dalla diffusione di virus e insetti che stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza stessa di numerose specie arboree e orticole. La parlamentare nazionale Marialucia Lorefice ha indirizzato anche un’interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, a proposito della diffusione del virus del pomodoro “Tylcv” che sta provocando l’accartocciamento fogliare distrugge la piantina prima ancora che dia il frutto, compromettendo così l’intero raccolto.
«Si stima -si legge nell’interrogazione- che circa l’80 per cento delle piantine dovranno essere estirpate. Sono dati drammatici -sottolinea la Capogruppo del M5S XII Commissione Affari Sociali-. Insieme ai problemi gravissimi ai carrubi e alle zucchine, quello del pomodoro deve allertare, causa anche il perdurare delle alte temperature, relativamente al rischio altissimo per le altre specie orticole. Un danno rilevante all’economia del settore agricolo accresciuto dall’impossibilità per le aziende agricole di un accesso al credito da parte delle banche. Oltre al danno la beffa, quindi, visto che quello del pomodoro non è un virus che può determinare un riconoscimento di calamità naturale.
Chiediamo quali misure intendano intraprendere i suddetti Ministeri, ognuno per la propria competenza, per bloccare immediatamente la grave virosi che sta infestando le coltivazioni nell’area iblea. Sarebbe oltremodo opportuno -conclude- che fossero stanziati degli interventi straordinari di ristoro economico per i produttori colpiti».